Val Parma. 33enne condannato per maltrattamenti in famiglia nel Parmense è stato individuato dai carabinieri di Langhirano ed arrestato in Piemonte

L’ultimo ricercato che è caduto nella rete dei Carabinieri è un 33enne albanese con pregiudizi penali. L’uomo, che deve scontare una condanna definitiva a due anni e due mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia commessi in questa provincia dal 2017 al 2022, si era sottratto ad un mandato di cattura emesso dai magistrati ducali.

La strategia utilizzata dallo straniero era stata quella dell’inabissamento, si era allontanato dalla provincia di Parma facendo perdere le proprie tracce. I Carabinieri della Stazione di Langhirano, al termine di un’articolata attività info – investigativa, svolta negli ultimi mesi e consistita nel triangolare i movimenti del soggetto attraverso il tracciamento dei dati rilevati dall’analisi dei tabulati telefonici e dei pagamenti effettuati con i circuiti interbancari, nonché l’approfondimento e lo studio delle amicizie e relazioni tenute dall’uomo, lo hanno individuato in Piemonte, nell’astigiano.

I Carabinieri di Langhirano, collaborati da quelli della compagnia di Asti, hanno quindi studiato la migliore strategia per eseguire il provvedimento e, seguendo alcuni amici dello straniero, sono arrivati a localizzare l’abitazione del latitante. Si sono appostati nei pressi dell’obiettivo per lunghissime e pazienti ore, fino a quando hanno avuto certezza che l’albanese era in quella casa. È partito così il blitz, i militari hanno fatto irruzione e lo hanno bloccato. All’uomo è stato notificato il provvedimento restrittivo ed è stato rinchiuso presso il Carcere di Asti a disposizione dell’A.G. competente.

È questo l’ennesimo risultato, di alta valenza operativa, conseguito dai Carabinieri della provincia di Parma. Tali successi sono il frutto dell’azione sinergica tra i diversi reparti, del costante scambio informativo, dell’applicazione dei più avanzati metodi di ricerca, utilizzati anche per la cattura dei più pericolosi latitanti. Il metodo adottato è quello vincente, monitoraggio totale della sfera relazionale del ricercato: circuito criminale in cui è inserito, relazioni affettive e sentimentali.

Grazie alla professionalità, alla tenacia e all’intuito investigativo dei Carabinieri, è stato assicurato alla giustizia, l’ennesimo ricercato dopo quelli rintracciati nei mesi scorsi, tra i quali, il latitante internazionale peruviano ricercato da 16 anni, ritenuto l’autore di un omicidio in Perù nel 2006; un moldavo di 24 anni, resosi irreperibile sul territorio nazionale e ricercato da maggio 2023 in quanto ritenuto partecipe ad un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio nel nord del Paese; un cinquantenne croato, con a carico gravi precedenti in materia di stupefacenti e armi da guerra; un nordafricano ricercato dal 2022 per reati in materia di stupefacenti e un altro albanese ricercato per reati contro l’Amministrazione della Giustizia.

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