operazione “Shift” Obelisco battaglia di Fornovo

Fornovo Taro 11 marzo 2021. Operazione “Shift Obelisco”Battaglia del Taro

L’Obelisco in pietra di sarnico, a ricordo dei 500 anni dalla Battaglia di Fornovo contro il Re di Francia Carlo VIII avvenuta il 6 luglio 1495, ha trovato definitivamente una piùsua adeguata collocazione storica.

Infatti, da un angolo laterale di Piazza del Mercato, èstato collocato in Piazza Grande, l’originario centro del paese, chiamata a inizio novecento Piazza Umberto primo. L’attuale Piazza Matteotti.

L’Obelisco èstato posto sul luogo, dove dalle recenti ricerche archeologiche sono stati rinvenuti le tracce del primo mercato del luogo, coincidente con le ultime arcate del vecchio punte sul Taro di probabile origine Romana, i cui resti giaciono ancora nel fiume alla mercèdelle piene.

 Una location perfetta, alla ricerca delle radici storiche di un paese travolto come tanti altri, dall’ondata della globalizzazione.

 L’operazione “Shift Obelisco”èdurata tutta la giornata di Giovedì, sotto la stretta sorveglianza dell’Ufficio tecnico Comunale, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Davoli e dal primo Cittadino Michela Zanetti.

 Il trasporto della struttura èstato eseguito dalla ditta Cutri appaltatrice del “restyling di Piazza Matteotti”,  coadiuvato dalla Edil Service di Parma che ha provveduto a sezionare in due la colonna in pietra realizzata a suo tempo dall’Architetto Pier Carlo Bontempi.

 Per il trasporto da una Piazza all’altra della colonna, èstato utilizzato anche un elevatore della locale ditta “Mora carrelli”.

 Le difficoltàmaggiori dell’operazione “Shift Obelisco”, èstata la ricollocazione della colonna sul suo piedistallo, nonchéil suo considerevole peso stimato in quaranta quintali circa, che ha costretto lo “staff operativo”a forare ulteriormente la possente struttura in pietra per consentire il suo posizionamento con maggior sicurezza, posta sulla convergenza “decentrata”delle otto linee direttrici della pavimentazione di “Piazza Grande”, disegnate dall’architetto Filippo Turchi.

 Dopo vari tentativi della messa in bolla della colonna, i danni subiti dall’obelisco sono stati solamente un paio di scheggiature di pietra che saranno prontamente restaurate.

 Dopo una dovuta pulizia per i sedimenti atmosferici accumulati in questo ventennio, e attendendo anche l’inaugurazione ufficiale della nuova pavimentazione di Piazza Grande con il suo storico Obelisco, la base in cemento della struttura non èpiùquadrata come era in Piazza del Mercato, ma ottagonale, in sintonia con le due opere architettoniche progettate degli architetti Bontempi e Turchi.

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