Sere d’estate in Appennino: un racconto inedito delle montagne del parmense

Sere d’estate in Appennino: un racconto inedito delle montagne del parmense

Sere d’estate in Appennino è una rassegna d’incontri, promossa anche dalla regione Emilia Romagna, che si pone l’obiettivo di mostrare l’Appennino parmense da un punto di vista inedito, mostrando dal vivo i suoi luoghi, dalle bellezze naturalistiche ai caratteristici borghi medievali, e le persone che lo abitano. 

La prima delle otto serate previste si è svolta sabato 19 giugno in un cortile interno del pittoresco castello di Bardi, con le montagne dell’Appennino a far da cornice e uno splendido panorama che mostra tutta la Val Noveglia sullo sfondo. 

Durante la serata si è discusso di turismo sostenibile, concentrandosi in particolare sulle grandi potenzialità che risiedono nel nostro appennino ma che non sono adeguatamente valorizzate. L’Organizzazione Mondiale del Turismo lo definisce come un turismo che “soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”. L’obiettivo fondamentale è proprio quello di impegnarsi per il futuro, oltre che proteggere la naturale bellezza di questi posti. Quindi, concretamente, cosa si può e deve fare per ottenere un turismo sostenibile nel territorio dell’appennino parmense? 

Hanno partecipato al dibattito, cercando di rispondere anche a questa domanda, alcune delle figure più importanti per quanto riguarda il turismo della regione: Pierangelo Romersi, direttore di VisitEmilia, e Giovanni Pattoneri, direttore GAL del ducato. Erano inoltre presenti alla serata stimate personalità della zona, tra cui Andrea Pontremoli, amministratore delegato della Dallara automobili, e Davide Galli, presidente nazionale AIGAE.

Il punto comune di tutti gli interventi che si sono susseguiti è che bisogna sì incentivare le persone a riscoprire le bellezze naturali dell’Appennino, ma si deve comunque privilegiare un turismo lento, che cresca gradualmente e distribuisca le persone omogeneamente in tutto il territorio. È di vitale importanza però che tutte le realtà presenti sul territorio collaborino attivamente, che ognuno faccia la sua parte. Andrea Pontremoli in particolare si è concentrato su questo punto. L’amministratore delegato della Dallara automobili, nonostante il suo lavoro l’abbia portato in giro per l’Europa e negli Stati Uniti, non si è mai distaccato dal suo paese di origine, Bardi. Perché vede in questi luoghi il meglio che il mondo ha da offrire e si è messo in prima linea per promuoverli attraverso la creazione di strutture di sostegno alle bellezze già presenti sul territorio. Pontremoli ha sottolineato quanto sia importante che istituzioni governative, imprenditori e privati cittadini lavorino insieme verso lo stesso obiettivo e abbiano tra loro un dialogo costruttivo.

La parola d’ordine è dunque collaborazione, per creare un circolo virtuoso che faccia rifiorire l’Appennino e sostenga tutte le persone che abitano questi luoghi. 

I prossimi due incontri ci saranno il 2 luglio a Morfasso (PC), in cui si parlerà del cavallo bardigiano, e il 24 luglio a Borgotaro, in cui la protagonista del dibattito sarà la risorsa più importante che abbiamo: l’acqua. 

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