Siamo tornati ad OZZANELLO 5 mesi dopo il crollo del ponte. Abbiamo intervistato un anziano imprenditore. Rabbia e sconforto nelle sue parole.

Guarda il servizio in onda sul TG del 4 marzo sul canale 89 RTAParma-Videotaro

Il 30 ottobre scorso Ozzanello, una sconosciuta località nel comune di Terenzo,   è finito su tutti i giornali e telegiornali nazionali. L’immagine del crollo del ponte in seguito alla violenta ed improvvisa alluvione che ha colpito la valle del Torrente Sporzana ha fatto il giro di Italia.

Una piena che ha preoccupato non poco le comunità dei comuni di Fornovo e Terenzo.

A 5 mesi di distanza siamo tornati sul posto per vedere quale fosse la situazione ed abbiamo intervistato un anziano imprenditori pesantemente danneggiato dal Crollo del ponte.

Dal racconto dell’uomo sono uscite diverse cose: dal “lo avevamo detto che se non lo avessero protetto con idonee barriere il ponte sarebbe crollato”, alla rabbia e sconforto, ma soprattutto delusione nei confronti degli enti pubblici.

Enti pubblici che sono apparsi: lontani da chi vive i problemi e con logiche di intervento che sembrano non di buon senso.

L’uomo ha dovuto costruire a sue spese un guado ad uso privato (non per egoismo ma per problemi legali).

Lo ha fatto per poter dare una boccata d’ossigeno alla sua attività che dopo il crollo del ponte è davvero in grande difficoltà.

Un intervista che abbiamo dovuto censurare in alcune sue parti per la rabbia che conteneva per i comprensibili e ripetuti sfoghi.

 

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