BERCETO: IDENTIFICATI I PRESUNTI AUTORI DELLA RICETTAZIONE DI UN SUV RUBATO. DUE PERSONE DENUNCIATE.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo Val di Taro, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Parma un 25enne e un 23enne stranieri, che sulla scorta degli accertamenti e verifiche svolte sono ritenuti i presunti responsabili della ricettazione di un’auto rubata.
L’indagine è stata avviata dopo che una pattuglia della Stazione di Berceto, alcune settimane fa, ha notato durante un servizio di perlustrazione un “suv” parcheggiato in modo anomalo lungo una strada di quel comune.
I militari, inserendo la targa in “banca dati” hanno accertato che il suv era stato rubato alcuni giorni prima in Toscana.
Nelle preliminari fasi dell’attività investigativa i Carabinieri hanno notato che all’interno del veicolo si intravedevano degli oggetti potenzialmente idonei alla prosecuzione delle indagini, ed hanno proceduto al recupero del mezzo, che è stato poi trasportato presso la caserma di Borgo Val di Taro per eseguire accertamenti di natura tecnica.
Contestualmente, hanno rintracciato il proprietario, che recatosi in Val Taro ha fornito ai militari la seconda chiave del veicolo permettendo l’accesso nell’abitacolo.
I Carabinieri a questo punto hanno eseguito accertamenti tecnici all’interno dell’abitacolo dove sono stati rinvenuti dei mozziconi di sigaretta e una bottiglia di whisky con evidenti tracce di natura biologica. Sono anche state repertate alcune impronte papillari che erano state impresse sullo specchietto retrovisore.
Tutti i reperti, sono stati inviati al RIS di Parma, che coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno effettuato tutti i passaggi necessari per rendere le tracce utilizzabili ai fini probatori. Questo processo ha garantito che le prove raccolte fossero trattate con la massima cura e precisione, assicurando che ogni elemento potesse essere utilizzato in modo scientifico per addivenire all’identificazione dei presunti responsabili del reato.
Recentemente, la “Sezione Impronte” e la “Sezione Biologia” del RIS di Parma hanno fornito i risultati delle analisi dei reperti inviati. Dai campioni biologici sono stati isolati due profili genetici distinti, che hanno evidenziato una corrispondenza piena con le impronte digitali repertate permettendo l’identificazione di due giovani magrebini, un 25enne e un 23enne, già noti per altre vicende di polizia.
Questi risultati hanno consentito di collegare i due stranieri al veicolo rubato, che a conclusione dell’attività d’indagine svolta, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per ricettazione.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.