Gambizzato perchè ha difeso la sorella dalle aggressioni del marito e della sua famiglia. Arrestato in Albania ed estradato uno degli autori dell’agguato
Alle 21:00 del 3 maggio 2022, tre colpi di pistola hanno raggiunto le gambe di un 33enne di origini albanesi presidente a Salsomaggiore.
Immediati i soccorsi dei sanitari mentre i militari della compagnia di Salsomaggiore, supportati dal nucleo investigativo di Parma, hanno iniziato fin da subito le attività di indagini per ricostruire l’accaduto.
Immediatamente, la vittima dell’agguato, aveva indicato come possibile autore dell’esplosione dei tre colpi d’arma da fuoco, un connazionale trentacinquenne residente a Salsomaggiore.
L’uomo indicato è il cugino del marito della sorella e proprio i motivi legati alla crisi coniugale sembra trovare origine quest’atto di violenza perché lui, l’uomo ha colpito e ricoverato in ospedale, era intervenuto più volte in difesa della donna contro il marito e i suoi parenti .
Il ferito ha indicato la partecipazione di un connazionale, a lui sconosciuto, all’aggressione. Questi è sceso dall’auto insieme a colui che ha sparato e, dopo l’esplosione dei colpi, lo ha colpito con un pugno al capo.
Entrambi gli albanesi dopo l’ agguato sono scappati verso Piacenza a bordo di un’Audi .
Le indagini basate anche sulle riprese delle telecamere di videosorveglianza hanno spinto i carabinieri a mettersi subito la ricerca dei due autori che però sono apparsi subito irreperibili.
La procura di Parma ha coordinato le indagini, anche in cooperazione con il servizio internazionale di polizia, che hanno permesso di individuare anche il secondo soggetto sconosciuto alla vittima che sarebbe un albanese 23enne residente in Albania. L’uomo era in Italia da alcuni mesi nel periodo della grave aggressione ed è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dal 33enne ferito nell’aggressione.
Tutti gli elementi raccolti dei Carabinieri di Salsomaggiore hanno permesso alla Procura della Repubblica di Parma di chiedere, ed ottenere, dal giudice un’ordinanza di custodia cautelare per i due soggetti ritenuti esseri responsabili dell’aggressione.
Il 23enne, che è stato localizzato in Albania nello scorso mese di aprile, è stato tratto là in arresto ed estradato in Italia in questi giorni. Ora è associato al carcere romano di Rebibbia.
L’attività giudiziaria è stata coordinata da Sostituto Procuratore della Repubblica dottoressa Paola dal monte