Da Contile a Castelcorniglio: passeggiata tra i boschi e nella storia

Per iniziare questa nuova escursione il nostro punto di partenza sarà Contile, frazione di Varsi, le cui prime notizie risalgono al 1028, anno in cui il paese venne venduto alla chiesa di San Pietro di Parma, dalla figlia di Oddone il Salico, Ildegarda.

Case in pietra circondate da campi e boschi riempiono la vista, il sole illumina il paesaggio e noi iniziamo a scendere seguendo la strada asfaltata.

Dopo qualche minuto di cammino raggiungiamo Lagadello e da qui seguiamo le indicazioni per Castelcorniglio riportate sui cartelli bianco-rossi.

Ancora qualche centinaio di metri su strada asfaltata per poi iniziare a salire per un sentiero immerso nel bosco, accompagnati dai suoni della natura e il cinguettio degli uccelli tra gli alberi.

Arrivati in cima al sentiero troviamo un crocevia di strade che portano a Contile, Specchio e Carpadasco, qui ci troviamo tra il monte Albareto e la cima di Rivone, siamo a circa 670 metri e, sul lato di questo incrocio sterrato, si erge la cappella Madonna della Fosa.

Questa cappella, che prende il nome dall’altopiano su cui si trova, la Fosa, è stata costruita per proteggere “Il Pilone”, una colonna in pietra alla cui sommità venne posta un’effigie della Vergine col Bambino, fortemente voluta e fatta costruire, nei primi decenni del 1800, dai fratelli Zanetti, proprietari di questi territori e di profonda fede cattolica.

 

Dopo esserci rinfrescati scendiamo lungo la mulattiera esattamente opposta al punto da cui siamo arrivati e percorriamo in discesa questo tratto che finisce in un prato che, una volta attraversato e usciti dall’ultimo piccolo tratto di bosco, ci conduce di fronte ad alcuni possenti edifici in pietra, abbandonati.

Ricominciando a scendere seguiamo lo sterrato, il paesaggio è aperto e gli alberi son troppo distanti per godere dell’ombra delle loro chiome, in altri 15 minuti di cammino raggiungiamo altre case in pietra e le mura del castello.

L’edificio, non particolarmente grande, è costruito su un versante scosceso e presenta 4 torri angolari di pianta circolare che partecipano alla creazione della cinta muraria.

Si tratta di un complesso fortificato edificato in epoca medievale, la testimonianza più antica che abbiamo è datata 1226 quando venne citato negli Statuti di Parma tra le fortificazioni presidiate dal podestà di Mariano.

Il castello passò poi al marchese Manfredo Pallavicino fino al 1428, quando il marchese venne arrestato dalle truppe milanesi e, nel 1450 il duca Francesco Sforza assegnò il maniero a Niccolò Lodovico e Giovanni Pallavicino.

Il Castello cambiò proprietari altre volte, nel corso della seconda guerra mondiale l’edificio divenne sede del distaccamento Jezzi della 31ª bis Brigata Garibaldi “Copelli” e, successivamente, venne adibito ad azienda agricola e agriturismo e, infine, rimase una proprietà privata.

Ci fermiamo ad osservare il castello qualche minuto e poi torniamo a scendere fino a raggiungere il torrente Pessola, togliamo gli scarponi e ci rinfreschiamo con l’acqua fresca.

Per tornare ripercorriamo la strada fatta la mattina ed è in questo momento che realizziamo che sarebbe stato meglio fare questa camminata “al contrario”, consigliamo, infatti, di partire dal ponte sopra al torrente la mattina, arrivare a Contile e, nel pomeriggio, scendere nuovamente fino al punto di partenza così da evitare la salita nelle ore più calde e concludere la giornata con un bel bagno rinfrescante nelle limpide acque di uno dei nostri meravigliosi torrenti.

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