Osteriazza di Fornovo tra erosione del fiume e lavori incompleti lungo la ferrovia

Gli abitanti della località Osteriazza, dove si sono fermati bruscamente i lavori del raddoppio ferroviario della linea Pontremolese,

VIDEO sopraluogo sponda fiume e sottovasi   TG Rta Videotaro del 27-3-2017

sono preoccupati dalla continua erosione del fiume su un tratto di sponda senza protezioni.

Le frequenti inondazioni causano l’allagamento del sottopasso carrabile anche se dotato di pompe elettriche. Le migliorie promesse duranti i lavori sulla ferrovia sono rimaste inascoltate. Il gruppo Consigliare di Minoranza Fornovo Insieme ha inviato all’Amministrazione Comunale le numerose problematiche da risolvere.

Lettera al Comune gruppo Fornovo Insieme su interventi Osteriazza

Chi percorre la carraia sul lato destro del fiume Taro, all’altezza dell’abitato Osteriazza, ad una certo punto si trova su una scarpata ed è obbligato a fermarsi.

Il fiume, negli ultimi mesi ha eroso altre decine di metri di sponda, mettendo in pericolo queste abitazioni, le coltivazioni, e la sicurezza del sottopasso carrabile recentemente costruito dalle ferrovie durante il raddoppio dei binari della Pontremolese.

Una “schiena d’asino” di ghiaia in mezzo al fiume ha creato una piccola isola. Una oasi per animali e contemporaneamente una trappola per loro in caso di piene. Ma sta anche e deviando il letto del fiume a ridosso della linea ferroviaria, mettendo a rischio questo gruppo di case in sasso, ristrutturate da poco con cura.

Qualche anno fa in questo gruppo di case abitavano solo quattro persone. Ora sono arrivate coppie giovani e l’isolato conta sei famiglie con oltre venti unità, quattro ragazzi che vanno a scuola, e un cospicuo parco automezzi, di oltre 10 macchine.

Se la sponda opposta di Rubbiano sembra essere protetta in parte naturalmente, all’Osteriazza è completamente scoperta. Un tratto vulnerabile tra le protezioni a monte e a valle. C’è qualche piccolo muraglioni costruito, probabilmente qualche decennio fa da privati e qualche sporadica protezioni in sassi.

Questi “non protezioni”, risultano oramai devastate dall’acqua o immerse nella vegetazione. Occorrerebbero solo qualche decina di camion di grossi massi per evitare l’erosione della vasta area, un tempo ricca di vegetazione e di profumate ginestre.

Il sottopasso carrabile è in pratica più basso del livello del fiume, è in caso di piena o forti piogge è a rischio inondazione, e l’intero abitato rimarrebbe isolato, con la contemporanea interruzione dell’energia elettrica, rendendo inutili le pompe di risucchio.

Gli allagamenti vengono anche dalle colline a Est della Provinciale con casistiche frequenti. Solo con il Rio delle Marme, la cui forzata tubazione non regge i forti flussi di acqua proveniente dal vasto bacino di raccolta, tra il Monte Varano posto a Sud della Località Salita e Case Stefanini.

Una soluzione proposta è quella di attivare una convenzione con l’ente Ferrovie per un collegamento ai generatori della cabina tecnologica, mantenendo così sempre attive le pompe.

I problemi sollevati dagli abitanti riguardano anche il sottopasso pedonale che porta ad una futura fermata delle corriere sulla provinciale, rimasto dopo i lavori di raddoppio completamente abbandonato.

Qui al sottovaso pedonale festeggia l’incuria, e il vandalismo sia all’ascensore che alla cabine elettriche. Il sottopasso pedonale, risulta completamente al buio per la mancata accensione dei lampioni, come pure il carrabile. Nel sottopasso carrabile, a mala pena passa il camion dei rifiuti e lo scolabus si muove con difficoltà nella stretta serpentina che porta alle abitazioni.

I residenti chiedono un tempestivo intervento degli Enti preposti, quali Ferrovie, Comune e Ente Bacino, per mettere in sicurezza la zona, compreso qualche telecamera di sorveglianza.

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