Unione Taro e Ceno: messa la parola fine ai ricorsi di alcuni comuni non aderenti.

Messa la parola fine alla spada di Damocle che pendeva sulla piena operatività dell’ unione delle valli del Taro e del Ceno.

I ricorsi fatti nel 2014, sul piano di ripartizione in seguito alla chiusura della comunità montana, da parte di sette comuni che hanno deciso diNON  entrare nell’unione, non hanno più ragione di essere. Anche la corte dei conti ha dato il via libera all’operazione.

Inizia così il consiglio dell’unione di giovedì 26 gennaio 2017.

Insomma l’Unione dei Comuni sembra essere ogni giorno più forte.

Anche la richiesta del comune di Fornovo di aderire alla stazione unica appaltante dell’unione va in questa direzione.

Anche se questo punto alcuni consiglieri hanno avuta da dire la loro. Hanno infatti votato contro in due (Bassi ed Antoniazzi) e si sono astenuti Ralli e Aramini. Per Antoniazzi ed in parte anche Aramini non si può usare l’unione a proprio piacimento.

Bassi ha fatto presente che la scelta di Fornovo è legata ad un appalto specifico, quello del trasporto scolastico che, coinvolgendo anche Varano fa ritenere a Bassi queSto un passo nella direzione sbagliata: “… Varano si doveva muovere in continuità con l’istituto comprensivo Val Ceno di cui fa parte”. Anche Il sindaco di Bore si è astenuto dal voto, probabilmente per sostenere l’importanza dell’unità dell’ Istituto comprensivo val Ceno.
Dubbiosi che dietro a questa manovra ci fosse la voglia del comune di Varano di indebolire l’Istituto comprensivo di valle, in seguito alla seduta di consiglio abbiamo chiamato al telefono il sindaco di Varano Restiani che ha assicurato che “..assolutamente non c’è la volontà di indebolirlo, anzi, l’intenzione è di rafforzarlo, perchè grazie a questo servizio arriveranno anche bambini da Ramiola e Fornovo.”
Il presidente, Cristina Cardinali fa presente che: la scelta di Fornovo rafforza l’unione e che od oggi grazie ai fondi della regione l’unione non è costata nulla ai comuni, anzi per gli aderenti sono anche arrivati risorse da spendere sui loro territori.

TG di RTA canale 88 del digitale terrestre ore 19.35, replica 20 e 22.

 

 

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