Le meningiti batteriche sono aumentate nel 2016? NO. Nel parmense si sono dimezzate.

Le meningiti ci sono da sempre e le cause sono molteplici, il problema è capire si vi è effettivamente un aumento dell’incidenza di questa patologia. Abbiamo cercato tra i dati del ministero della salute ed abbiamo scoperto che

I CASI NEGLI ANNI

Il numero totale dei casi di meningite, dovuti, quindi, anche agli altri germi indicati, è passato da

1479 nel 2014,

a 1815 nel 2015 e

a 1376 nel 2016,

quindi con una discreta diminuzione rispetto al biennio passato.

Per esempio, si sono verificati 940 casi di meningite da pneumococco nel 2016 (rispetto ai 1256 casi del 2015) e 80 da emofilo (rispetto ai 131 del 2015): come si vede una tendenza in diminuzione.

NEL PARMENSE

Nel parmense l’Ausl provinciale comunica che nel 2016 si sono registrati 12 casi di meningite contro i 23 dell’anno precedente.

Nel 2016, dei 12 casi di meningite batterica accertati, 1 è stato attribuito al meningococco (tipo B), gli altri 11 da batteri diversi (tra cui stafilococco, streptococco e pneumococco).

In questi ultimi giorni sono stati almeno 150 i cittadini di Parma che hanno chiesto ai servizi dell’Ausl di potersi vaccinare. Una corsa al vaccino che ingiustificata, perché non esiste un allarme in materia.

LA LETALITA’

E’ anche da dire che la letalità della meningite è di circa il 10% nei casi dovuti a pneumococco (98 deceduti su 940 pazienti nel 2016) e di circa il 12% nei casi da meningococco (21 su 178 pazienti), che aumenta al 23% nel caso in cui il ceppo di meningococco sia il C (13 su 51 pazienti).

 

I CASI DA MENINGOCOCCO

Nel 2016 sono stati segnalati 178 casi di meningite da meningococco, con un’incidenza in lieve aumento rispetto al triennio 2012-14, ma in diminuzione rispetto al 2015. Ciò è dovuto alla presenza in Toscana di una trasmissione più elevata che nel resto d’Italia, dove la situazione è costante, soprattutto per quanto riguarda l’infezione da meningococco di tipo C negli adulti già notata nel corso del 2014.

 

MENINGITE

Il termine “meningite” si riferisce a una condizione clinica di gravità variabile, che, soprattutto, può essere determinata da germi assai vari che colpiscono in maniera episodica, difficilmente prevedibile, attraverso contatti/portatori sani, la cui identificazione è importantissima per sviluppare azioni di contenimento della diffusione dei germi stessi.

LE CAUSE

Possono causare la meningite batteri come il meningococco (di vari ceppi, come il tipo B e il tipo C, molto aggressivo, di recente e alta visibilità nelle cronache a causa della sua concentrazione in Regione Toscana e della sua letalità, oppure altri tipi come A, Y, W135), lo pneumococco (l’agente della polmonite invasiva), l’emofilo influenzale, ma anche il bacillo della tubercolosi, così come stafilococchi, streptococchi e batteri coliformi (batteri comuni, ma con aggressività variabile, spesso secondo le condizioni di salute della persona colpita), che però non danno origine alla malattia nella sua forma invasiva.

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