Carnevale Fornovo il Falò ci sarà, più piccolo e in sicurezza
Niente falò per Carnevale a Fornovo ? Ci sarà!!!!. Più piccolo e in sicurezza.
Video Carnevale Story di Fornovo
Sarà più piccolo entro i limiti di sicurezza per le case e gli alberi della golena del fiume e di piazza del mercato. In molti dopo aver visto l’annuncio della Pro Loco, poi tolto, che non organizzerà più il tradizionale Falò nella golena del Taro, si stanno attivando per non interrompere una tradizione che dura da decenni.
Non sarà mega, ma come sempre sarà comunque un momento suggestivo di aggregazione generale attorno al calore e agli scoppietti del fuoco, bruciando la “Poiana” come liberazione del negativo.
I motivi della rinuncia da parte della Pro Loco, potrebbero essere tanti. In primo luogo la sicurezza per situazioni di forte pericolo. Un fuoco troppo imponente vicino ad alberi e alle case. Poi c’è il discorso del cambio generazionale e di idee all’interno dell’associazione. Infine, per farlo MEGA, si tratta di un faticoso lavoro che tiene impegnato lo staff organizzativo per alcune settimane, sia di giorno per accatastare il legname e i bancali e alla notte per tenere a bada i furbetti del fiammifero.
Le tracce del carnevale Fornovese, risalgono ai primi del 900. Erano sfilate di carri allegorici con riferimento ai problemi locali del momento come l’acquedotto del Prinzera, le scuole Comunali, problemi di interesse nazionale o internazionale come la guerra in Libia. Si organizzavano feste da ballo con inebrianti profumi di arance e mandarini consumati come dissetante nei locali come “al Salon”, al Torsiliéri e al Club. Non come oggi, alle 23 del martedì di Carnevale la campana maggiore della Chiesa suonava a distesa per avvertire che dopo un’ora sarebbe iniziata la quaresima, e la fine dei festeggiamenti e l’inizio della Quaresima. Un ricordo.
Dopo le forzate soste delle due guerre, il Carnevale riparte negli anni 50 con il Carnevale dei Ragazzi della Parrocchia e i balli al teatro Anzani. Oggi si balla al Foro 2000 e in luoghi privati.
Negli ultimi decenni di sfida per essere il carro migliore, è stata tra i Carri del Circolo Maria Luigia, La Croce Verde e quella della Parrocchia. La novità di quest’anno è la scissione del gruppo storico Parrocchiale, con il “braccio armato di cartapesta” dei fedelissimi dell’arciprete Don Giuseppe, che si staccano con un ardito carro proprio.
I carri e gruppi a piedi arriveranno dai paesi limitrofi come i Wanted di Ozzano con Dead or Alive e da Calestano.
Il programma prevede tre giorni di sfilata lunghe le vie del paese: Domenica 19 e 26 febbraio alle ore 14,30 con partenza da piazza del Mercato, e infine martedì 28 alle ore 17,30 con un falò inedito.