Preoccupata per la scomparsa del proprio amato cane chiama i Carabinieri Forestali che lo ritrovano. Il lieto fine suggellato da un abbraccio liberatorio con l’amato amico a 4 zampe

Volenti o nolenti oramai i cani sono parte dei nuclei famigliari e perderne uno nei boschi, è come perdere un componente della propria famiglia. A tal proposito che è arrivata una storia a lieto fine  dalla val Pessola nella zona di Castel Corniglio dove, una donna dopo aver smarrito il cane, presa dalla preoccupazione, la zona è la casa di un numeroso branco di lupi, ha chiamato in soccorso i Carabinieri Forsetali della Stazione di Solignano.

Scopriamo come sono andate le cose.

Nella giornata di domenica 10 dicembre i Carabinieri Forestali del Nucleo di Solignano venivano contattati telefonicamente da una cittadina che segnalava lo smarrimento del proprio cane in località Castelcorniglio di Solignano (PR). La segnalante riferiva che mentre stava passeggiando con il suo cane all’aria aperta questo si era allontanato senza fare più ritorno.

La pattuglia, percependo lo stato di preoccupazione e agitazione della ragazza, prontamente le dava indicazioni di non muoversi e di stazionare in prossimità della sua automobile, così da non esporre se stessa a potenziali rischi.

Durante il tragitto che conduceva al luogo dello smarrimento i militari iniziavano le ricerche dell’animale lungo le principali arterie stradali, informando gli abitanti della zona circa l’accaduto e richiedendo loro di ricontattarli in caso di rinvenimento del cane. La perlustrazione su strada dava, tuttavia, esito negativo.

Una volta raggiunta la proprietaria, visibilmente scossa, questa dichiarava che l’animale mancava ormai da oltre 2 ore e affermava di essere estremamente preoccupata, in quanto l’animale non era abituato a trascorrere così tanto tempo in solitudine in uno spazio aperto e selvaggio.

A questo punto i militari, vista l’ottima conoscenza delle limitrofe aree rurali, decidevano di spostare le ricerche all’interno dei boschi prossimi al luogo della scomparsa. Inoltre, sia al fine di ristringere la zona delle ricerche sia nella speranza che il cane riconoscesse la voce della padrona, i carabinieri proponevano alla giovane proprietaria di unirsi a loro nella ricerca.

Dopo circa 2 ore trascorse tra sentieri in terra battuta e alberi, la pattuglia udiva dei rumori provenienti da alcuni cespugli che crescevano nelle vicinanze; allorché chiamando ad alta voce il nome del cane questo usciva allo scoperto e si dirigeva correndo verso la padrona che lo attendeva a braccia aperte.

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