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EMILIANO OCCHI: “I CAU …in teoria una misura efficace … [ma] siamo ancora in alto mare… non diventino solo delle guardie mediche potenziate.”

Dei Centri di Assistenza Urgenza,   ce ne siamo occupati In diverse occasioni,

Ad occuparsene in questi giorni anche il consigliere regionale di Parma in quota Lega Emiliano Occhi.

Occhi, a margine dell’informativa dell’assessore alla salute Donnini sui CAU,  afferma che i centri di assistenza urgenza sarebbero in teoria una misura efficace ma ad oggi sono grandi le  difficoltà gestionali, come troppe  le differenze dei servizi offerti tra i  diversi punti CAU attualmente attivi sul territorio nel parmense.

 

Diverse le criticità individuate del consigliere regionale della Lega sia al Maggiore di Parma  che nel PArmense

Nel Parmense:

 Altro tema caldo è quello della dotazione delle strutture.   In tutti i CAU dovrebbero essere presenti almeno degli ecografi e degli elettrocardiografi  (ed anche,  aggiungiamo noi, strumenti base per gli esami ematici come quelli per gli enzimi cardiaci)   per fornire al paziente una prima indicazione diagnostica.

In assenza di questo materiale diagnostico ci si troverebbe davanti a delle semplici guardie mediche potenziate che non risolverebbero il problema del sovraffollamento dei pronto soccorso. L’idea invece è quella di dare un’alternativa a breve distanza ai pazienti delle zone decentrate.

 Occhi poi contesta anche i numeri che, come abbiamo avuto modo di constatare noi in alcune piccole inchieste, non sono mai asettici ma ci possono anche portare a trarre conclusioni e soluzioni sbagliate ( quasi sempre a danno dei territori marginali e delle aree interne).  In questo caso  secondo l’esponente del Carroccio il 17% delle persone che accedono al CAU e non vengono mandate e pronto soccorsi devono comunque continuare un percorso clinico successivo con rimbalzi sui pronto soccorsi.  Insomma un importante fetta dell’utenza non trova risposte in queste strutture.

 Secondo il consigliere regionale della Lega quindi i CAU possono essere una buona  opportunità  per risolvere i problemi dell’emergenza urgenza dell’Emilia Romagna. 

Ma ad oggi si vede molta confusione:

“Insomma questa riorganizzazione che doveva salvare il nostro sistema dell’emergenza urgenza è ancora in alto mare” queste le parole di Emiliano occhi.  

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