Bardi, il raduno delle Penne Nere abbraccia la comunità: in centinaia al 72° incontro sezionale Ana

 

 

Un grande abbraccio alpino ha stretto Bardi nell’ultimo atto del 72° raduno sezionale dell’Associazione Nazionale Alpini di Parma, che si è chiuso ieri con una partecipazione calorosa e sentita. La suggestiva cornice del castello ha accolto centinaia di persone, tra delegazioni dei 47 gruppi Ana della provincia, rappresentanze provenienti da Emilia-Romagna, Lombardia, Liguria e Veneto, dieci sezioni del 2° raggruppamento e una da Genova. Venti i gonfaloni dei Comuni presenti.

Tra le autorità il prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi, il presidente della Provincia Alessandro Fadda, il consigliere regionale Matteo Daffadà, il capitano Giovanni Pastore dell’Arma, e numerosi sindaci e amministratori locali. Presente al completo anche il consiglio della sezione Ana di Parma, guidata da Angelo Claudio Modolo, insieme al past president nazionale Corrado Perona e al consigliere Paolo Signorelli.

Il momento clou in piazza d’armi, con l’alzabandiera accompagnato dalla Banda Alpina di Orzano, ha dato il via alla sfilata per le vie del borgo, tra applausi e commozione. Due i momenti di raccoglimento: l’omaggio floreale alla lapide del capitano, prima medaglia d’oro alpina, e la deposizione della corona al monumento ai Caduti.

«Siamo una vera famiglia», ha detto con emozione Mauro Chiavarini, capogruppo di Bardi nel 90° anno del gruppo, sottolineando lo spirito di fratellanza e i valori che rendono gli alpini un esempio di generosità e impegno civile.

«Accogliere il raduno è motivo di grande orgoglio per la nostra comunità», ha aggiunto la sindaca Valentina Pontremoli, affiancata dal collega di Monchio delle Corti Claudio Riani, che ospiterà la prossima edizione nel 2026. Il passaggio della stecca tra i due gruppi ha sancito il simbolico passaggio di testimone.

Toccante l’omaggio agli alpini “andati avanti”: tanti i discendenti in sfilata con il cappello del nonno. Tra loro anche il giovane Noah Stevaraglia, che ha portato il copricapo del nonno Gino, reduce dalla campagna di Jugoslavia.

La giornata si è conclusa con il rancio al PalAlpini, preparato in collaborazione con l’Associazione Sportiva Bardi e la Croce Blu, e con il concerto dei Girasoli. Ultimo atto, l’ammainabandiera al fontanone, a chiudere un evento che resterà nel cuore della comunità.

SOSTIENICI GUARDANDO IL VIDEO DEL NOSTRO SPONSOR https://youtu.be/hc_AOpntrEk

Lascia un commento