Parmense.net celebra il suo quinto anniversario con il primo convegno “Stati Generali dell’Appennino”

[A FINE PAGINA L’INTERO CONVEGNO]

In occasione del suo quinto compleanno, Parmense.net ha organizzato il primo convegno intitolato “Stati Generali dell’Appennino”, un importante momento di confronto dedicato alle sfide e alle opportunità dell’area montana parmense.

Al centro dell’evento, che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico e istituzioni, si sono susseguite testimonianze e interventi di rilievo su temi cruciali per il territorio appenninico: lavoro, servizi, sanità, trasporti, valorizzazione del territorio e spopolamento.

Le soluzioni e le risorse per risolvere i problemi legati allo spopolamento dell’Appennino ci sono, sono già presenti e disponibili in questi territori. Basta credere e investire su chi in Appennino vive e alleggerire il quadro normativo questo è ciò che è uscito dal convegno organizzato dall’Associazione parmense.net in occasione del suo quinto compleanno di vita.
Tra gli gli spunti significativi quelli di puntare al lavoro al femminile e a lavori integrativi per chi nelle aree interne scegli di venire a vivere per evitare se ne vadano dopo pochi anni .

Tra gli ospiti istituzionali presenti: Davide Baruffi, Assessore regionale alla Montagna ha sottolineato l’impegno, seppure ancora non sufficiente, nel dare forza alle forme associative delle province ma anche alle funzioni dei comuni, così che questi siano in grado di far fronte alle necessità del territorio. A questo aspetto si affianca quello di una certa attenzione al tema della famiglia e della natalità da parte del governo, un dato portato all’attenzione dall’Onorevole Gaetana Russo deputata parmigiana impegnata sui temi della demografia, sottolineando che in quest’ottica ha adottato non solo una strategia strutturale a favore delle famiglie ma anche di collaborazione fra i vari ministri. Barbara Lori, Vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, si inserisce in questo contesto di attenzione per le famiglie in rappresentanza della montagna, evidenziando l’inserimento di premialità significative a beneficio dei comuni più piccoli.

Numerosi anche gli amministratori locali intervenuti per portare le istanze dei rispettivi territori. Alessandro Berzolla A.D. di Montagna 2000, ha sottolineato l’importanza della gestione autonoma delle risorse locali, evitando l’esternalizzazione dei servizi. Ermes Boraschi, Presidente dell’Unione Appennino Est, ha ribadito la necessità di unire le forze per affrontare in modo efficace i bisogni delle comunità montane.

Toccanti e stimolanti le testimonianze di chi ha scelto di restare o tornare a vivere in Appennino, contribuendo con creatività e iniziativa allo sviluppo delle aree interne.

Enrico Mora imprenditore di Mora noleggi, mette in evidenza la cattiva gestione e manutenzione del letto del fiume, corredato da sperco di risorse che altrimenti impiegate porterebbero frutti utili alla comunità.

Di particolare sensibilità, il tema del lavoro al femminile, in questo contesto, Valentina Pontremoli, Sindaca di Bardi, ha raccontato la sua esperienza di amministratrice, madre e lavoratrice nell’albergo diffuso a conduzione familiare del paese. Sul tema delle opportunità per i giovani si è espresso Diego Giusti, giovane Sindaco di Bore, evidenziando come la montagna possa rappresentare una vera risorsa per le nuove generazioni.

Raffaella Devincenzi, Sindaca di Neviano degli Arduini, ha posto l’attenzione sui valori fondanti delle comunità montane, come il volontariato e l’associazionismo, elementi cardine del tessuto sociale appenninico.

Infine, il Sindaco di Borgotaro Marco Moglia ha evidenziato come le problematiche della montagna abbiano effetti diretti anche a valle, richiamando l’urgenza di un patto territoriale tra territori montani e pedecollinari, con una visione integrata su temi fondamentali: lavoro, trasporti, servizi e sanità.

Un intervento significativo è stato rappresentato da Giovanni Pattoneri, direttore del Gal del Ducato. Gal è l’acronimo di Gruppo Azione Locale con lo scopo di mettere in campo strumenti in grado di individuare le necessità del territorio e attuare strategia finalizzate da un lato a soddisfare simili necessità e dall’altro favorire lo sviluppo del territorio. La loro principale attività si concentra sul smistare in maniera ragionata, i fondi in arrivo dalla Comunità Europea organizzando bandi. I prossimi bandi previsti riguardano gli artigiani e le start up.

A introdurre l’evento è stata Daniela Bassi, presidentessa di Parmense.net, mentre la conduzione è stata affidata al giornalista Giuliano Capece di 12 TV Parma,. Il convegno è stato inframezzato da una premiazione a sorpresa per i membri di Parmense.net

Il convegno ha rappresentato un’importante occasione per fare rete, ascoltare il territorio e gettare le basi per politiche condivise a favore dell’Appennino.

Insomma la richiesta sembra essere quella di “ non dateci un pesce al giorno ma forniteci gli strumenti per costruire la canna da pesca adatta al nostro territorio, non prendetevi i nostri pesci più belli e soprattutto toglieteci il divieto di pesca sui nostri fiumi”.

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Stati Generali dell’Appennino

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