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Inseguimento a sirene spiegate sulle strade della val Taro. Probabile sospetto individuato e denunciato nel giro di poche ore grazie alla collaborazione dei cittadini

Il giorno 23 dicembre era arrivata segnalazione alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Borgo Val di Taro di un’autovettura sospetta nel fondovalle. Le verifiche hanno permesso di accertare che la targa fornita era relativa ad una autovettura rubata, facendo scattare immediatamente le ricerche con l’ausilio di diversi equipaggi.

La Centrale, in particolare, sulla base delle indicazioni ricevute ha inviato le pattuglie del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Solignano nei due sensi opposti di marcia per intercettare l’autovettura ed effettivamente, la pattuglia posizionata sulla direttrice Fornovo – Borgo Val di Taro ha avvistato l’auto rubata, che come era logico aspettarsi alla vista dei militari ha accelerato cercando di far perdere le proprie tracce.

E’ iniziato così un rocambolesco inseguimento, con la gazzella dei Carabinieri, che attivati lampeggianti e sirene cercando di salvaguardare l’incolumità degli utenti della strada è rimasta incollata all’auto in fuga che, al contrario senza il minimo scrupolo sfrecciava a folle velocità sulle strade pedemontane creando un serio pericolo per tutti gli automobilisti e pedoni.

L’inseguimento ha spinto l’auto ad infilarsi in una strada sterrata dove è stata abbandonata a ridosso di un’area boschiva, verso la quale, il malfattore alla guida, è fuggito a piedi.

L’area è stata setacciata da un massiccio dispositivo di Carabinieri della Compagnia di Borgo Taro, fatti convergere dalla Centrale Operativa di Compagnia che hanno iniziato una battuta a piedi nella zona boschiva, predisponendo contemporaneamente sulle vie di passaggio obbligato posti di blocco, controllo gli occupanti di ogni veicolo in transito.

Nel frattempo, anche grazie alla collaborazione di alcuni cittadini, che hanno segnalato al 112 la presenza di un soggetto sospetto aggirarsi in prossimità del centro abitato di Ghiare di Berceto, una parte del dispositivo, in pochissimo tempo ha raggiunto il luogo indicato e individuato l’uomo che, vestito di nero, cercava di nascondersi fra le auto in sosta, bloccandolo definitivamente.

L’autovettura è risultata essere stata rubata pochi giorni prima a Parma ed è stata recuperata in attesa di essere restituita al legittimo proprietario.

L’uomo fermato, un 35enne di origini moldave, domiciliato in provincia è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto responsabile del reato di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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