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Lupi nel parmense se ne è parlato in provincia. Da più parti esce che: “…bisogna informare bene amministrazioni locali e cittadini”

Parma, 7 febbraio 2023 – “La presenza del lupo è fonte di preoccupazione tra i cittadini e il fenomeno deve essere governato, per tutelare lupi e umani, ed evitare iniziative autonome al di fuori della legge.”
Così il Presidente della Provincia Andrea Massari ha introdotto stamattina l’incontro che si è svolto a palazzo Giordani sull’emergenza lupi, a cui hanno partecipato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Alessio Mammi e i consiglieri regionali Fabio Rainieri, Emiliano Occhi  e Matteo Daffadà, il Vice prefetto Adriano Coretti, il Colonnello Pierluigi Fedele Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Parma, i sindaci di Albareto Riccoboni, Sorbolo Mezzani Cesari, Monchio delle Corti Riani, Corniglio Delsante, Sala Baganza Spina, Noceto Fabio Fecci anche in rappresentanza di Anci, esponenti delle associazioni agricole e venatorie, il coordinatore delle Atc provinciali avv. Oscar Caroselli, i Presidenti dei 4 Distretti socio – sanitari e il Comandante della Polizia provinciale dott. Andrea Ruffini.

“Innanzitutto bisogna avere un quadro preciso della presenza del lupo sul territorio, con dati certi, frutto di rilevazioni puntuali – ha continuato Massari – La percezione dei sindaci è di una presenza maggiore di quella rilevata dai tecnici, e più vicina ai centri abitati.  Poi occorre informare bene amministratori locali e popolazione. E, se necessario, mettere in campo anche misure contenitive, come catture o allontanamenti, sempre nell’ambito della legalità. Infine estendere i ristori economici anche ai cani da caccia e da compagnia uccisi dai lupi. Tutti dobbiamo essere ingaggiati in modo corretto. Fondamentale è il prezioso contributo del mondo venatorio.”

Si è trattato di un incontro molto partecipato, con numerosi interventi.
Cesari ha sottolineato che il lupo svolge un ruolo importante per la lotta alle nutrie.
Il col. Fedele ha ricordato che i lupi sono grandi eliminatori di carcasse, anche dei cinghiali portatori di peste suina. Ha affermato che l’allarme lupi è sovrastimato, e che non ci sono stati attacchi all’uomo, ma ha garantito che comunque i Forestali e la polizia Provinciale rispondono alle chiamate e vanno sul posto per informare e tranquillizzare. E ha richiamato l’attenzione sulla necessità di non lasciare incustodito cibo che attiri i lupi, ad esempio nelle concimaie.
Il Vice prefetto Coretti ha auspicato una centrale unica per le segnalazioni e una campagna di informazione alla popolazione.
Il consigliere regionale Rainieri ha chiesto un aumento del budget regionale per i contributi e uno snellimento burocratico.
Gli esponenti del mondo agricolo hanno illustrato le esigenze dei loro associati.

Concludendo l’incontro, l’assessore regionale Mammi ha espresso l’impegno della Regione sul fronte informativo, per rispondere alle preoccupazioni della popolazione, e per realizzare un monitoraggio ancora più puntuale della presenza dei lupi. “La Regione  è fortemente impegnata per aiutare i nostri allevatori a proteggere il bestiame, abbiamo appena emesso un bando da 3 milioni di euro e abbiamo anche preso l’impegno di finanziare tutte le domande che ci arriveranno. Risarciamo anche eventuali danni da aggressione dei lupi e forniamo assistenza h 24 a cittadini e imprese che avvistassero lupi sul territorio” ha affermato.
Mammi ha quindi dichiarato la volontà di chiedere al Governo di riprendere la discussione sul nuovo Piano Nazionale di conservazione del Lupo, ferma dal 2015, e ha offerto la disponibilità a  intervenire caso per caso per evitare pericoli alla popolazione, e infine a studiare il problema dei risarcimenti ai cacciatori in caso di uccisione dei cani.

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