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All’unione delle valli Taro e Ceno arriveranno 2,78 milioni di euro dai fondi per le Green Comunities

L’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno ha vinto il bando PNRR dedicato alle “Green Communities”: una nuova forma di gestione coordinata e condivisa del territorio all’insegna della sostenibilità.

Tra le voci del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ce n’è una dedicata a favorire la nascita e lo sviluppo delle “Green Communities”, ovvero comunità locali coordinate e associate tra loro che vogliono realizzare insieme piani di sviluppo sostenibili dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale.

E una di queste sarà L’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno.

Il suo progetto infatti è uno dei 35 approvati, su 179 presentati a livello nazionale; l’importo finanziato è 2.774.535,00 euro.

Il piano presentato dall’Unione dei Comuni tocca tutti i 9 ambiti previsti dal bando, ovvero:
• gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale;
• gestione integrata e certificata delle risorse idriche;
• produzione di energia da fonti rinnovabili locali;
• sviluppo di un turismo sostenibile;
• costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture;
• efficienza energetica e integrazione degli impianti e delle reti;
• sviluppo sostenibile delle attività produttive;
• integrazione dei servizi di mobilità;
• sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.

E si articola in 15 interventi. Alcuni di questi sono già in corso, sviluppati e realizzati grazie alla partecipazione ad altri finanziamenti nazionali e regionali (Strategia Nazionale delle Aree Interne, Strategia Territoriale per le Aree Montane e Interne della Regione Emilia Romagna), e potranno essere ampliati e completati; mentre altri verranno avviati proprio
grazie alla vittoria del bando del PNRR.

Tra gli interventi ci sono, a titolo esemplificativo, l’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici comunali del territorio; il completamento del “Progetto Geositi” con la realizzazione di un Geoparco; l’attivazione di una “Banca della terra e degli incolti”, a disposizione dei giovani agricoltori; l’introduzione dell’economia circolare nei caseifici che producono Parmigiano Reggiano di Montagna; il miglioramento del trasporto locale con nuove reti servite da mezzi elettrici; la realizzazione di un hub per le e-bike presso la stazione di Borgotaro; la creazione di un polo tecnologico multifunzionale a Bedonia; mentre altri interventi di carattere generale toccano tutti i 7 Comuni dell’Unione.

Nelle prossime settimane avrà luogo una presentazione pubblica del progetto e di tutti gli interventi previsi.

Molti sono i fattori che hanno contributo al successo dell’iniziativa: anzitutto la ricchezza del patrimonio naturale, storico, enogastronomico e turistico culturale del nostro territorio, che le “Green Communities” si impegnano proprio a preservare e valorizzare; poi la lunga abitudine dei Comuni a lavorare assieme, fin dai tempi della Comunità Montana.

Uno sforzo congiunto che rispecchia pienamente questo nuovo modo di progettare lo sviluppo dei territori montani, che considera il mantenimento della salute e dell’equilibrio degli ecosistemi non più un costo, ma un guadagno e un investimento per il futuro di tutta la comunità.

“Avevo a cuore questo progetto e pertanto sono veramente soddisfatto di questa vittoria – ha dichiarato il Presidente dell’Unione dei Comuni e Sindaco di Compiano Francesco Mariani – in quanto rappresenta un grosso scatto in avanti della nostra Unione e dei nostri Comuni: un passo verso il futuro, un successo del territorio e delle sue Comunità. Ora ci aspetta un lavoro impegnativo ma sono sicuro che con il coinvolgimento e la necessaria collaborazione di imprese pubbliche e privati, associazioni e più in generale tutto il terzo settore, riusciremo a completare il progetto e tutti gli interventi. Credo che questo rappresenti un percorso di crescita virtuoso per avere comunità sempre più coese. Questa
vittoria ci pone tra i primi attori protagonisti di un grande processo di crescita del Paese che riparte dai territori e dalle comunità.
Infine, un doveroso ringraziamento ai nostri tecnici per il proficuo impegno ed a tutti quelli che hanno creduto fin da subito nel progetto”

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