Dopo 13 anni ed una sentenza negativa un 71enne Medesanese è stato scagionato in appello dall’accusa di tentato omicidio della moglie

Dopo essere stato condannato nel 2015  a 8 anni di reclusione per un supposto tentato omicidio ai danni della moglie,  un uomo di 72 anni (59enne all’epoca dei fatti) residente a Medesano è stato assolto dal tribunale d’Appello di Bologna perché il fatto non sussiste.

L’episodio è avvenuto il 27 agosto  2008 quando l’uomo era sposato con una cilena che all’epoca dei fatti aveva  di 48anni. Secondo la ricostruzione della donna, dopo l’ennesimo litigio a causa del rapporto di coppia rotto da tempo, la donna sarebbe andata sul balcone a stendere i panni a quel punto l’uomo l’avrebbe cercata di uccidere sollevandola e gettandola dal balcone.  La donna avrebbe anche affermato di essere  riuscita ad aggrapparsi alla ringhiera del terrazzino ma l’uomo le avrebbe sferrato un calcio sul polso della mano sinistra per costringerla a mollare la presa. La caduta aveva provocato alla donna  alcune fratture ed una brutta ferita alla testa.  la donna fortunatamente  riuscì a cavarsela.

Dopo 6 anni, in cui si è sempre dichiarato innocente, il ribaltamento della sentenza da parte della corte di appello di Bologna che ha  completamente scagionato il medesanese le cui iniziali sono M.M.

Secondo la sentenza ribaltata della Corte di Appello di Bologna la caduta rovinosa ci sarebbe stata, ma non sarebbe stata provocata dal marito.

L’uomo inoltre  era stato scagionato in precedenza dall’accusa di una presunta aggressione avvenuta ai danni della donna nel 2010. Per questa denuncia venne infatti condannata la donna stessa a due anni di reclusione (con pena sospesa)  per simulazione di reato. Secondo il giudice di Parma la donna aveva fatto finta di essere stata aggredita.

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