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Vaccini anti-Covid: scendono in campo i pediatri di famiglia a fianco dell’AUSL per la vaccinazione dei giovanissimi tra i 12 e 15 anni

Informazione per i genitori e partecipazione alla somministrazione dei vaccini ai giovanissimi, sono gli impegni dell’intesa raggiunta tra i sindacati della categoria e l’Azienda sanitaria

Nella campagna vaccinale contro il coronavirus scendono in campo anche i pediatri di famiglia. Proprio in questi giorni, infatti, è stata messa a punto l’intesa tra le organizzazioni sindacali  (FIMP e CIPE) rappresentative della categoria e l’Azienda USL di Parma.

L’obiettivo è di aumentare l’adesione alla vaccinazione dei giovanissimi, in particolare di coloro che hanno tra i 12 e i 15 anni, con un’azione di sensibilizzazione che i pediatri di libera scelta faranno ai genitori dei loro assistiti e con la loro fattiva partecipazione all’attività vaccinale, negli ambulatori o nelle sedi vaccinali dell’AUSL. Tra qualche giorno, messe a punto le modalità organizzative, l’accordo sarà del tutto operativo.

A Parma e provincia sono circa 16.800 i residenti che appartengono alla fascia d’età 12-15 anni, di cui circa il 42% ha già avuto almeno la prima dose o comunque ha fissato l’appuntamento per la somministrazione. Ma non basta per frenare la corsa del virus e garantire la regolare ripresa della lezioni in sicurezza a scuola.

 “In questa fase della campagna vaccinale, che vede la necessità di aumentare l’adesione dei giovanissimi, il ruolo dei pediatri è fondamentale – afferma Romana Bacchi, sub commissaria sanitaria dell’AUSL di  Parma – Dal  confronto con i rappresentanti di questi professionisti è emersa fin da subito la volontà di collaborare per il conseguimento dell’obiettivo comune, uscire dalla pandemia. A brevissimo dunque, gli impegni assunti nell’intesa saranno operativi.  Questo – conclude la sub commissaria sanitaria – non  è il momento dei dubbi e dei rimandi. E’ il momento di fare il vaccino,  strumento efficace per ridurre i contagi e le forme più gravi del covid-19, oltre che per fermare la circolazione del virus e quindi la sua capacità di mutare”.

“Partecipiamo con convinzione alla campagna vaccinale – sostiene Andrea Canali, segreteria FIMP Parma – e ringraziamo Azienda USL e Regione  Emilia-Romagna per questa possibilità che abbiamo fermamente voluto come pediatri. Con la vaccinazione dei giovani sarà più facile raggiungere la soglia di immunizzazione nella popolazione, fino ad arrivare alla cosiddetta immunità “di gregge” che permette la protezione di chi non può vaccinarsi. Inoltre, la vaccinazione dei giovanissimi permetterà l’apertura delle scuole con lezioni in presenza: è un diritto – conclude il pediatra – che dobbiamo garantire ai nostri ragazzi, che potranno socializzare in sicurezza e crescere in armonia e tranquillità.

“Condividiamo l’obiettivo dell’intesa e crediamo che la nostra partecipazione possa contribuire a dare un nuovo impulso alla campagna vaccinale in atto – interviene Alessandro Bertaccini, segreteria CIPE Parma –  In particolare, oltre a garantire la somministrazione dei vaccini, siamo certi di poter favorire l’adesione dei nostri assistiti, grazie al rapporto di fiducia che ci lega alle famiglie. Il traguardo è vicino, ma non ancora raggiunto. Serve l’impegno di tutti, anche dei più giovani, che con la vaccinazione diventano protagonisti nella lotta al coronavirus.”

 

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