169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato: giornata di celebrazioni nel rispetto dell’emergenza epidemiologica

Oggi ricorre il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Anni ricchi di cambiamenti, che vengono ricordati il 10 aprile giorno in cui nel 1981 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 121 che, come evidenziato dalle parole del Capo della Polizia Prefetto Lamberto Giannini “portava in sé il seme di grandi evoluzioni, ridisegnando una polizia moderna e a forte identità civile”.

Per il secondo anno consecutivo, l’emergenza epidemiologica impone la massima sobrietà nelle celebrazioni. Nella mattinata di ieri il Capo della Polizia – Direttore generale della pubblica sicurezza Prefetto Lamberto Giannini è stato ricevuto a palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, accompagnato dai Vice Capi della Polizia, dai Direttori centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza e da una rappresentanza del personale.

Proprio per suggellare questo Anniversario il servizio di Guardia d’onore al Palazzo del Quirinale oggi è affidato al Reparto a cavallo della Polizia di Stato che per l’occasione indosserà l’uniforme storico risorgimentale.

Questa mattina, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese accompagnata dal Capo della Polizia, depone una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti presso la Scuola Superiore di Polizia.

Successivamente nel piazzale della Scuola, dopo la rassegna dello schieramento e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il Ministro dell’Interno consegna la medaglia d’oro al merito civile, conferita dal Presidente della Repubblica, alla Bandiera della Polizia di Stato. Il prestigioso riconoscimento è stato attribuito per il compito svolto dai Questori, Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica, con la seguente motivazione:

“Erede di una prestigiosa tradizione risalente a prima dell’Unificazione d’Italia, la Polizia di Stato, con assoluta fedeltà allo Stato e in difesa della collettività, ha assicurato, da centosessantanove anni, il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica facendosi interprete sul territorio dell’alto magistero affidato alle Autorità provinciali di pubblica sicurezza preposte al coordinamento tecnico operativo dei servizi di ordine e sicurezza pubblica. Attraverso le proprie donne e i propri uomini, chiamati a ricoprire questo difficile ed essenziale compito, la Polizia di Stato, nelle fasi anche più drammatiche della storia del Paese, ha contribuito in maniera decisiva alla coesione della Nazione e ha garantito, sin dalla nascita della Repubblica, la tutela delle libertà fondamentali, la salvezza delle Istituzioni democratiche, assicurando altresì i presupposti per il progresso e il benessere collettivo e dei singoli.”

 

L’attribuzione della medaglia d’oro corona un delicato lavoro svolto in un ampio lasso di tempo che ha visto cambiare profondamente le sensibilità ed il contesto sociale e culturale, fino ai nostri giorni caratterizzati dalla necessità di contemperare il pieno esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali previsti dalla nostra Costituzione Repubblicana, con le eccezionali condizioni imposte dalla pandemia.

 

 

Anche a Parma, quest’oggi, nelle stesse modalità particolarmente sobrie, si celebra il 169° anniversario della Polizia di Stato.

Il Questore di Parma, Dott. Massimo Macera, alla presenza del Prefetto di Parma Dott. Antonio Lucio Garufi, ha reso omaggio ai caduti della Polizia di Stato, deponendo una corona d’alloro alla targa commemorativa presente in Questura.

Il Questore di Parma,  ha ricordato l’impegno profuso da parte delle donne e gli uomini della Polizia di Stato nell’affrontare un’emergenza del tutto nuova.

Singolare il consueto bilancio annuale, che è stato caratterizzato dalla straordinarietà degli eventi .

Il dato complessivo dei reati, infatti, tranne che per pochi, ha segnato una riduzione, per alcuni reati anche significativa.

Da ultimo il Questore ha voluto pubblicamente ringraziare gli uomini e le donne della Questura, della Polizia Stradale, della Polizia Postale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera, per l’enorme sforzo profuso, che ha consentito di garantire l’ordine e sicurezza pubblica della Provincia di Parma, nonché di contenere la diffusione della pandemia in atto.

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