La burocrazia ha rischiato di rallentare il lavoro dei volontari ANPAS durante l’emergenza corona virus. Serve “una riflessione sui limiti della normativa regionale “

Ben 160  i volontari delle Assistenze Pubbliche impegnati, con l’articolo 39, durante l’emergenza corona virus. 2298 le giornate lavorative messe a disposizione grazie alla disponibilità del datore di lavoro.

I volontari hanno svolto il loro servizio grazie all’intervento diretto dell’ANPAS nazionale perchè la normativa regionale non ne avrebbe permesso un impiego immediato. Secondo il coordinatore provinciale ANPAS, Giovanni Capece  va fatta:  “una riflessione sui limiti della normativa regionale in vigore si rende necessaria,” 

Di seguito il comunicato stampa che ci è arrivato

“Sono 13 le associazioni di Pubblica Assistenza aderenti ad ANPAS che hanno utilizzato la normativa della protezione civile, articolo 39, per poter potenziare il proprio organico in servizio ed affrontare la mole di lavoro che l’emergenza covid 19 ha comportato per la nostra provincia.

160 volontari che, ottenuta l’autorizzazione dal proprio datore di lavoro, dal 9 marzo al 30 aprile hanno messo a disposizione del sistema 2298 giornate lavorative, un impegno dedicato per la maggior parte nell’esecuzioni di servizio trasporto in ambulanza per emergenze o per il trasferimento di pazienti covid tra le diverse strutture sanitarie dedicate al loro percorso di cura.

Un lavoro impegnativo che non ha mancato di toccare anche aspetti diversi di questa emergenza sanitaria, sociale ed economica che ha portato i volontari ad occuparsi anche della consegna della spesa e delle mascherine alla popolazione, alla sanificazione dei mezzi, fino alla cura degli animali domestici ed al presidio delle aree prelievo dei tamponi, oltre che partecipare alle attività dei comitati comunali di protezione civile.

La normativa regionale sulla protezione civile – che richiede l’iscrizione all’albo regionale ed un percorso di formazione specifico per ogni volontario – non ha favorito l’utilizzo di tale strumento operativo che si è dimostrato determinante per affrontare la mole di attività che ci ha investiti – ha affermato il coordinatore provinciale ANPAS Giovanni Capece – abbiamo sbloccato la situazione grazie all’intervento diretto dell’ANPAS che ha attivato le procedure a livello nazionale superando gli ostacoli regionali. Alla luce di quanto rilevato una riflessione sui limiti della normativa regionale in vigore si rende necessaria,” ha concluso Capece.

Le associazioni ANPAS che si sono avvalse dell’articolo 39 sono state le Assistenze Pubbliche di Borgotaro, Busseto, Collecchio, Colorno, Fidenza, Fornovo, Langhirano, Noceto, Parma, Salsomaggiore, Seirs Parma, Unità cinofile Sos Langhirano, Traversetolo.

Parma 1 maggio 2020 “


 

 

 

 

 

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