Facciamo chiarezza sulla questione delle maschere che si stanno sperimentando al Maggiore di Parma. In che modo è coinvolta la Dallara? Lo abbiamo chiesto all’ingegner Giampaolo

Si parla tanto delle maschere della Decatlon usate per la terapia sub intensiva e si stanno dicendo anche  tante cose non corrette. Specie sul coinvolgimento della Dallara Automobili di Varano de’ Melegari

Prima di tutto il tentativo è quello di trovare una soluzione alla carenza di  caschi CPAP  (li potete vedere nell’immagine che segue),   che scarseggiano in tutto il mondo, e non di semplici mascherine per l’ossigeno terapia.

L’idea per rimpiazzarli ha coinvolto anche un medico della  rianimazione di Parma, il dott. Minardi Francesco, assieme a lui la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma. Tutto ciò è stato spiegato ieri il dott. Sergio Venturi nella conferenza stampa di ieri sera 26 marzo. Potete vedere  il video in cui Venturi parla di questa soluzione cliccando qui sotto

Nel momento in cui abbiamo letto la notizia del coinvolgimento della Dallara Automobili,  abbiamo deciso  verificare se le fonti e le notizie fossero corrette. Abbiamo avuto la fortuna e l’onore di risalire alla fonte più attendibile di tutte: l’ingegner Giampaolo Dallara mandandogli una email.

Qui di seguito, in blu, il testo della e-mail che abbiamo inviato

“Buon giorno ingegnere,

sono Giuliano Capece di TG Parmense. 
Avevo bisogno di avere conferma del fatto che il seguente post sia vero
Grazie mille e scusi per il disturbo
Giuliano” 

Ad esso abbiamo allegato il seguente post

Qui sotto,  in rosso, riportiamo la risposta dell’Ingegner Dallara

“… noi abbiamo soltanto messo in contatto dei nostri fornitori per poter adattare la mascherina, il primo destinatario era Brescia.
Il  prodotto è stato provato  anche a Parma con risultati non soddisfacenti,  siamo ora in contatto con il dott. Minardi per tentare di farli funzionare.
Abbiamo un gruppo che lavora ma non è facile”

Giampaolo Dallara

Insomma la Dallara non ha prodotto le valvole ma ha messo in contatto i ricercatori con un loro fornitore.

Inoltre i risultati, per ora non sono soddisfacenti, ma anche  un gruppo di progettisti della Dallara sta lavorando a questa idea, ma non è facile.

 

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