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ALLA DALLARA ACADEMY SI COMMEMORA PRIMO LEVI

Venerdì 17 gennaio 2020, alle ore 21:00 si è tenuta presso la Dallara Academy una commemorazione dal titolo “In piena luce. Raccontando Primo Levi”, in occasione del centenario della nascita del chimico torinese. Si tratta di una produzione del Centro Teatrale Bresciano, associazione particolarmente attenta a temi storico-culturali di questo genere.

Gian Paolo Dallara

Il “padrone di casa”, l’ingegner Gian Paolo Dallara, ha salutato il pubblico numeroso in sala con un breve ricordo personale, collegando poi la recente commemorazione dell’eccidio del Dordia e l’imminente Giorno della Memoria, 27 gennaio. Ha quindi introdotto il direttore del Centro Teatrale Bresciano, Gian Mario Bandera, che, a sua volta, ha salutato gli spettatori e presentato lo scrittore e drammaturgo Marco Archetti, autore del testo scenico, e l’attrice Ludovica Modugno.

Gian Mario Bandera

Nella narrazione, la lettura di Ludovica Modugno di brani di “Se questo è un uomo” e “La tregua” si alternava a notizie su Primo Levi e riflessioni di vario genere di Marco Archetti. Il racconto fluiva con grande efficacia e drammaticità, senza però mai eccedere in toni di tragica, stucchevole retorica. Trasmettevano un dolore composto, un orrore raccontato con posata eleganza, con sobria semplicità. La selezione dei brani originali dei testi di Levi dev’essere stata facile e difficile al tempo stesso: facile in quanto si tratta di un autore dotato di eccellenti capacità narrative ed espositive, quindi qualunque parte dei testi è ben scritta e pregnante; difficile “scartare” dei passaggi esattamente per lo stesso motivo.

Ludovica Modugno

La Modugno e Archetti hanno trasportato il pubblico grazie al loro ottimo eloquio attraverso l’inferno della Shoah e lungo l’estenuante ritorno a casa dopo il 27 gennaio 1945. La vita e la morte sono stati raccontati in un alternarsi di paradossi, immersi nello sfondo di un’unica terribile costante, cioè quella del Male assoluto perpetrato e consentito da comuni, bravi cittadini cattolici, che hanno taciuto, che hanno cambiato discorso, che hanno girato la testa dall’altra parte. Questo ha ascoltato il pubblico in sala da Modugno e Archetti, su un palco spoglio; questo hanno ricostruito con la magia delle parole. Quelle parole che, citando sempre Archetti, è normale e fisiologico che cambino di significato nel tempo, ma che non dovrebbero svuotarsi mai di senso.

Marco Archetti

Noi ci proveremo, a raccontarlo, ma accettando, con Levi, che il Male non sia semplice, ma complesso. E che nella complessità trascini la vita e la morte, il senso dell’una e dell’altra. Racconteremo i due testi, dunque, ciascuno “contro sé stesso”. Se questo è un uomo come poema della vita in tempo di morte (racconto di chi la vita la cerca e vi si aggrappa, a dispetto di ogni orrore) e La tregua come poema della morte in tempo di vita (racconto di chi la morte la fugge e la sente svanire ma non può cancellaria, a dispetto di ogni ritorno a casa)”. (Marco Archetti).

Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili sul sito http://www.centroteatralebresciano.it/eventi/in-piena-luce-raccontando-primo-levi

Grosseschwäne

Guarda il video di presentazione dell’evento andato in onda nel TG Parmense del 15 gennaio alle ore 19.oo  sul canale 88 e sul canale youtube www.youtube.com/tgparmense (iscriviti al canale)

OPPURE guarda tutto il Tg del 15  gennaio

Ing. Gian Paolo Dallara

Gian Mario Bandera

Ludovica Modugno e Marco Archetti
Ludovica Modugno
Marco Archetti

Ludovica Modugno

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