Collecchio, scuola media. “A noi i muri piacciono imbrattati, ma imbrattati bene”.

 

Di seguito il comunicato stampa dell’Unione Pedemontana Parmense

«A noi i muri piacciono imbrattati, ma imbrattati bene», sorride Giacomo Vescovini, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Collecchio “Ettore Guatelli”. E per imbrattarli bene, non solo nella forma ma anche nella sostanza, l’Istituto ha aderito ad un progetto per la realizzazione di un murale nell’atrio della scuola media “Domenico Galaverna”. Un progetto inserito nella programmazione annuale delle attività dedicate ai giovani, coordinata e finanziata da Pedemontana Sociale, portato a termine dalla Cooperativa Gruppo Scuola in collaborazione con l’Istituto Comprensivo nella mattinata di martedì 8 gennaio, quando l’opera è stata svelata ai ragazzi e ai docenti, accompagnata da un video per raccontarne la genesi. Oltre a Vescovini, alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte gli assessori collecchiesi alla Scuola e alle Politiche sociali, rispettivamente Silvia Dondi e Marco Boselli, e la referente della cooperativa Sabrina Fornia

Quindici gli alunni delle classi prime, seconde e terze che hanno deciso di cimentarsi nella realizzazione del graffito. Quindici ragazzi e ragazze che per cinque pomeriggi hanno lavorato sodo, sotto la guida degli educatori di Gruppo Scuola, Benedetto Campione e Daniela Tripodi, e dello street artist Filippo Toscani, in arte “Rise”, assistito da Giulia Peraro. Tema del murale, la matrioska legata alla leggenda di Oksana, la bambina che dopo essersi persa tra le montagne viene ritrovata e riportata a casa dai suoi familiari, tutti in fila in ordine di altezza come le bamboline russe. E come nella storia di Oksana, nel murale si ritrovano le matrioske di personaggi che simboleggiano i ragazzi, le ragazze e i loro amici, racchiusi e protetti dai genitori e dalla scuola, con il dirigente Vescovini che sventola la bandiera dell’Istituto comprensivo. Personaggi con volti dai colori diversi, per significare il valore della multiculturalità e dell’interetnicità. In quel graffito c’è tutto quello che contribuisce alla crescita dell’individuo e l’accompagna: l’amore, la famiglia e la scuola.

«Da sempre il nostro Istituto Comprensivo partecipa a progetti innovativi e molto concreti come questi – sottolinea l’assessore Dondi –. Questa ennesima iniziativa testimonia e consolida un modo di operare del nostro sistema scolastico. Oltre ad aver dimostrato di saper disegnare bene, questi ragazzi e ragazze hanno cooperato tra loro e lavorato insieme, sentendosi parte di un gruppo. Questo progetto ha avuto un valore molto più che didattico e ne verranno fatti altri». Così come verranno disegnati altri murales, annuncia il dirigente Vescovini: «Questo non è l’unico, ne sono già stati realizzati altri negli scorsi anni e mi piacerebbe che in ogni aula venisse replicata un’opera d’arte. Il primo era stato dipinto su un muro esterno per coprire scritte irripetibili – ricorda –. Avevamo voluto dare il messaggio che i muri possono essere usati per dire cose gradevoli e positive, dopodiché gli alunni hanno disegnato all’interno della scuola una copia della “Guernica” di Picasso. L’idea che sta alla base di questi progetti, oltre a quella di abbellire gli spazi, è di rafforzare nei ragazzi il senso di appartenenza alla scuola. Perché la scuola è loro – conclude Vescovini – e devono prendersene cura».

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