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Al liceo si studia un bastone per ciechi. L’ Associazione Ciechi: ” vi stupiremmo con quello che possiamo fare grazie alle nuove tecnologie”.

Sabato 17 marzo al Gadda di Fornovo, in occasione della giornata di presentazione del Liceo Scientifico delle scienze applicate,  si è parlato anche di non vedenti grazie al progetto della classe 1° A  scientifico. Un progetto che vuole realizzare un bastone elettronico per ciechi.

Gli studenti della classe 1° A

Tante le persone e le personalità presenti, in particolare: il vice presidente di Innovation Farm, l’imprenditore Franco Bercella, il Lions Club della Val Ceno, uno dei responsabili del progetto BEL, il presidente della sezione di Parma della Associazione Nazionale Ciechi  Michele Fiore.

 La preside, Margherita Rabaglia, ha introdotto l’evento dicendosi orgogliosa di avere un liceo a Fornovo ed ancor più un liceo quadriennale. L’unico liceo quadriennale,  in Italia, che ha sede  in una piccolo paese di provincia. Il suo intervento è terminato con la lettura di un’ email, che è arrivata dalla Fondazione Andrea Bocelli, in cui si ringraziava per l’attenzione alle problematiche dei non vedenti.

 

L’imprenditore Franco Bercella

Bercella Franco, imprenditore e  vice presidente del consorzio Innovation Farm, ha presentato il Consorzio spiegando cos’è e quali obiettivi ha: un consorzio territoriale di impresa di cui fanno parte istituti scolastici, enti di formazioni ed imprese.

Obiettivo? Consolidare la collaborazione tra scuola, enti di formazione ed aziende.

Ingrediente principale è: fare per  imparare.

Questa è anche la filosofia del  progetto dei ragazzi di 1°A che, durante il loro percorso di liceo scientifico di 5 anni, porteranno avanti l’idea di sviluppare il bastone elettronico per aiutare i ciechi nella deambulazione.

i Sostenitori dell’Iniziativa

Doppio insegnamento per i ragazzi impegnati in questo progetto: un apprendimento tecnologico-scientifico ed uno umano-sociale.

Pubblico e personalità

Un esperienza che secondo l’imprenditore Bercella: “ricorderanno per tutta la vita…. Un modo per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa con l’idea da una parte di trovare collaboratori preparati e motivati, dall’altra di pensare al futuro, per dare continuità alle nostre imprese”

 

Bastoni del genere ve ne sono diversi in giro per il modo, i ragazzi del Gadda non vogliono competere con gli altri  ma vogliono solo “fare per imparare”.

…. quale miglior modo di imparare che vedere come funzionano e come sono progettati i migliori bastoni elettroni per ciechi del mondo?

La preside Rabaglia ed il dott. Bergomi

 

Gli studenti provano il BEL

Per questo il terzo intervento è stato quello di Gianluca Bergomi   del progetto BEL  dei Lions Club. L’associazione nazionale dei Lions è molto sensibile al problema dei non vedenti,  ha creato una equipe di ricerca per realizzare un bastone  all’ avanguardia (BEL).  Uno strumento italiano che possa competere con gli altri più noti nel mondo, come il modello inglese.

 Ne è uscita una bella lezione carica di spunti per i giovani studenti, che a fine evento hanno anche avuto la possibilità di sperimentare l’utilizzo del bastone elettronico italiano. Alcuni di loro, dopo essere stati bendati, si sono impegnati a superare un percorso ad ostacolo con il solo ausilio del BEL.

Significativo l’intervento di Michele Fiore, presidente della sezione di Parma dell’unione italiana ciechi. Fiore si è detto piacevolmente colpito che dei giovani si occupino  delle difficoltà dei non vedenti. Il presidente  si è anche reso disponibile a fornire eventuali “ cavie “ per future sperimentazioni.

Bello l’invito a tutti ad andare  presso la sede dell’associazione, in via Bixio a Parma, per rimanere stupiti di quando i  non vedenti possano fare con le nuove tecnologie.

Michele Fiore dell’Unione Ciechi di Parma

“ Vi stupiremo per come usiamo i computer, i cellulari ed altra strumentazione tecnologica. Grazie allo sviluppo delle tecnologie, siamo passati dall’emarginazione alla possibilità di essere presenti ed attivi nella vita quotidiana della nostra società.  Siamo contenti che voi stiate cercando soluzioni per noi. Spero che questo sia solo un momento ed andiate avanti con lo sviluppo di tecnologia per non vedenti. Siamo disponibili a sperimentare quello che produrrete ma anche a  suggerire miglioramenti o altre idee/opportunità per oggetti o strumenti che possano diventare importanti per la nostra vita quotidiana” queste le parole di Michele Fiore.

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