Collecchio: crisi Copador, dove nasce?

Il 24 febbraio durante il consiglio comunale, a Collecchio, è stata votata all’unanimità una mozione presentata dai gruppi consigliari  Collecchio Democratica e Collecchio Solidale, a sostegno dei dipendenti, collaboratori ed agricoltori coinvolti nella crisi della Copador. 

Vista l’importanza della questione abbiamo cercato di comprendere dove sia nata l’attuale crisi della società e quali potrebbero essere le prospettive future. Le risposte sono arrivate dagli interventi dei consiglieri e del sindaco.

Secondo la Delsanto  “…la crisi è economico-finanziaria e non produttiva e se ci sono responsabilità da parte di qualcuno, non sono dei lavoratori….”

per  CECCARINI  “…. è importante non interrompere la produzione….” .

Per  MAGNANI E TANZI “…..il problema è che non ci sono punti di riferimento per dare una mano. Se il concordato non sarà accettato dai creditori sarebbe il disastro. Speriamo anche nel intervento da parte dell’unione industriali per evitarlo….”

Il sindaco, partendo dalla considerazione che la Copador a Collecchio ha, se non il più grande, uno dei più grandi impianti di trasformazione del pomodoro d’Europa, spiega da dove nasce la crisi, quali sono le risorse in campo e quale possano essere le soluzioni.

 

Da dove nasce la crisi?

  •  Copador è andata in crisi perché ha fatto grossi investimenti prima dell’inizio della crisi economico,  finanziaria ed edilizia .
  • gli investimenti riguardano i 36.000 mq di magazzino coperto costruiti nel 2010, allora la società aveva grossi progetti di crescita
  • questi progetti di crescita sono  stati l’inizio delle difficoltà, a causa della crisi finanziaria ed economica che ha colpito l’Italia dal 2010 in poi
  •  Copador aveva, 5 anni fa, 140 milioni di debito con un fatturato di 60.
  • anche le banche hanno le loro colpe: “….Non si può finanziare un bene che dura 30 anni, con un finanziamento che scade dopo un anno”
  • sembra infatti che parte dell’investimento sia stato finanziato, non con un mutuo di lungo periodo, ma con un fido che come si sa può essere revocato dalla banca. Revoca che in periodi di difficoltà economico finanziarie mondiali ci può essere.

Criticità 

Ci sono eventi che potrebbero far affossare definitivamente la società come:

  • i creditori potrebbero ottenere il fallimento
  • gli agricoltori, prevalentemente piacentini, mantovani e cremonesi,potrebbero decidere di non seminare pomodori, ( e sarebbe anche comprensibile visto che non vengono pagati dal 2015)
  • il giudice può decidere per il fallimento e non per il concordato
  • ci siano speculazioni a danno dei lavoratori, lo stabilimento infatti avrebbe un valore di 100 milioni

Punti di forza

  • un eventuale fallimento porterebbe ai creditori (forse) il  15 %, del loro investimento,  dopo 10 anni
  • il concordato potrebbe dare ai creditori  il 50% in tempi più brevi.
  • nel medio lungo termine investire su Copador può essere un buon affare perchè (grazie  anche agli investimenti che la hanno portata alla crisi) lo stabilimento è nuovo e tecnologicamente avanzato.
  • si spera di avere anche l’appoggio del governo, visto che l’ex sindaco di Collecchio Romanini fa parte della commissione agricoltura

Insomma riassumendo qualche possibilità per la società ma soprattutto per i lavoratori e i collaboratori ci saranno se:

  • il giudice opterà per il concordato preventivo
  • non ci saranno speculazioni economiche
  • ma soprattutto gli agricoltori decideranno di seminare ancora i pomodori da lavorare,

E questo va fatto a breve visto che non si può seminare a luglio!

 

 

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