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Appennino che muore: bisogna investire e sostenere gli imprenditori locali.


I territori appenninici si stanno spopolando: le imprese se ne vanno, i servizi scompaiono, le persone scappano.

Nonostante questo, nella zona del basso appennino,  qualche esperienza di successo ci può insegnare come evitare questo fenomeno.

Una delle strade è quella di investire sugli imprenditori locali:  piccoli e grandi, magari affidandogli lavori ed attività locali per  cercare di bloccare il  flusso di risorse economiche ed umane che fa scendere a valle la ricchezza dei territori appenninici.

Abbiamo intervistato l’imprenditore Nelso Antolotti  che con la sua ditta, la Turbocoating, che si trova nella parte bassa dell’ Appennino Parmense,  ha, ad oggi, più di 300 dipendenti a Rubbiano e 700 in tutto il mondo.

Antolotti ci spiega quale sia il valore aggiunto dell’imprenditore nato cresciuto, o per lo meno che vive, nel territorio in cui ha la sua azienda.

Un imprenditore che vive dove ha la sua attività, non pensa solo il profitto, ma anche a condividerne una parte con la sua gente ed i suoi luoghi.

Antolotti  ha risposto alla  domanda: “che differenza pensa ci sia tra lei, imprenditore nato e cresciuto qui, rispetto a un imprenditore che porta la sua azienda ma che  vive da un altra parte?”

Antolotti  ci ha risposto  con un esempio concreto dicendoci :

“…a Fornovo avevo un’azienda che ho venduto ad una multinazionale… il loro  comportamento è stato diverso [dal mio],  io avevo 140 dipendenti e loro li hanno ridotti a 90…. [dopo avere venduto l’azienda di Fornovo] sono ripartito nel 2000 con la Turbocoating con 25 dipendenti, ora ne abbiamo 700 in tutto il mondo, di cui 300 a Rubbiano,”

Riassumendo: la multi nazionale o chi vive lontano punta al profitto ed allo sfruttamento di ogni risorsa ed opportunità. L’imprenditore locale ha anche attenzione al suo territorio ed alla sua gente, perchè ci mette la  faccia. 

 

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