Fornovo, acqua torbida: la garanzia che il problema non si ripresenti non c’è, ma ci stiamo lavorando.


[a fondo pagina il pezzo di RTA Canale 88] In seguito ai  grossi problemi con l’acqua potabile che si sono avuti in diverse frazioni e località del comune di Fornovo, nella serata del 15 febbraio alle 21:00 presso il Foro Boario, si è tenuta  una riunione di chiarimento tra montagna 2000 e cittadini di Fornovo.

Assieme al sindaco ed a buona parte della amministrazione comunale c’erano anche Guidetti, Direttore Generale di Montagna 2000, il tecnico Cacchioli e tutti i dipendenti di della società che lavorano a Fornovo.  [continua dopo le foto…]

La riunione è iniziata con il mea culpa del direttore generale di Montagna 2000. Guidetti, che ha elencato una serie di problemi e una serie di cose che non hanno funzionato come avrebbero dovuto. A questo ha aggiunto la spiegazione su quale sia la situazione economica della società, situazione economica che per il momento non permette grossi investimenti.

Nonostante la buona volontà del direttore generale, gli interventi dei tanti cittadini in alcune occasioni, sono stati sopra le righe, vi sono state anche  urla e l’abbandono della sala da parte del cittadino più agitato.

Tra le tante cose lamentate durante gli interventi:

  • la non adeguata comunicazione dell’ordinanza
  • l’inclusione nell’ordinanza della Magnana, che sembra non abbia avuto problemi
  • il fatto che il problema si ripresenta ad ogni pioggia importante
  • il fatto che non si può stare per più di una settimana senza poter usare l’acqua dei rubinetti.

Al giorno della riunione l’ordinanza era  ancora attiva. Nonostante i valori da un punto di vista sanitario siano nella norma, la torbidità dell’acqua ha fatto sì che l’Ausl non abbia dato il via libera per  revocarla.

Da quello che si è capito, il problema si è generato a causa della scarsa produzione di acqua da parte delle sorgenti per il lungo periodo di siccità (attualmente le fonti producono 30 volte meno del solito), questo ha  costretto montagna 2000 a prelevare acqua dal greto del Baganza, il cui alveo non garantisce un’adeguata filtrazione dell’acqua in caso di importanti precipitazioni. Così nei pochi giorni in cui è piovuto, è stata pompata nei bacini, dell’acqua molto torbida che è stata poi distribuita, per errore,  ai cittadini.

I cittadini hanno chiesto quando la situazione sarebbe tornata alla normalità, e se il problema si ripresenterà.

Guidetti assieme al tecnico Cacchioli hanno fatto presente che stanno sistemando il problema e generando i correttivi organizzativi necessari, comunque   è ancora presente la torbidità, ma  molto ridotta, mentre i  valori batteriologici sono nella norma, quindi l’ordinanza a loro pare potrebbe essere revocata, ma la decisione aspetta all’AUSL.

Per poter risolvere il problema definitivamente  bisogna  fare interventi di due tipi: nell’immediato per riportare la situazione alla normalità e nel medio periodo per evitare che capiti di nuovo. Gli interventi di medio periodo riguardano la ricerca di nuovi pozzi..

La società già da diverso tempo è impegnata nella ricerca di  nuovi pozzi, ma una volta individuati vanno trovati anche i fondi per  renderli produttivi e collegarli alla rete idrica esistente. Montagna 2000 si sta muovendo anche in queste direzione sembra che il bando Life della Unione Europea possa essere la soluzione, perchè finanzia interventi del genere in zona a bassa antropizzazione. Ovviamente i tempi non saranno brevi

Insomma la garanzia che il problema non si ripresenti non c’è, ma sicuramente quello che è successo permetterà di ridurre la possibilità che capiti se non addirittura azzerarla. I correttivi individuati dovrebbero portare alla chiusura dell’erogazione nel momento in cui sorgesse di nuovo il problema.

Alcuni cittadini hanno chiesto una riduzione della bolletta, se non addirittura l’azzeramento,  a causa di questi disservizi, Guidetti ha risposto che non è una decisione che può prendere lui e nemmeno l’assemblea dei soci di Montagna 2000(i comuni).

La decisione è nelle mani di Atersir.  Comunque si farà portavoce di questa richiesta presso l’ente Bolognese.

 

 

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