Scomparsa Autostrada della CISA? Già decisa più di un anno fa.

Su alcune testate Giornalistiche on line locali e sui social media è stato acceso il faro sul inglobamento della A15 in SALT (società Autostrade Liguria e Toscana del gruppo Gavio). Di particolare peso gli interventi di Serpagli (segretario provinciale del PD) e Lucchi Luigi (famoso sindaco di Berceto).

Ho paura che siano tante parole per nulla…… già da più di un anno i soci sanno che “O vendita o aumento delle tariffe del 40% entro il 2019!!!!”

Da una nostra ricerca risulta che tutto è deciso da più di un anno.

Di seguito un estratto dei documenti ufficiali della società.

 

 

aumento del 40 % triffe autocisa entro il 2019

Il piano economico finanziario prevedeva che le tariffe entro il 2019 sarebbero dovute aumentare del 40%,  MENTRE NELL’ IPOTESI DELL’ACCORPAMENTO, le tariffe sarebbero aumentate “solo” del 8%.

Insomma visto che la società è già stata richiamata dal governo per  le tariffe eccessive come si poteva pensare che l’accorpamento non ci sarebbe stato?

SALT ha gli più del 87% delle azioni della società, anche grazie alla vendita delle quote azionarie, in primis degli enti locali. Anche molti enti locali del Parmense hanno venduto tantissime azioni per fare cassa. Tra i più importanti venditori la provincia ed il Comune di Parma (che nonostante abbia venduto una marea di azioni vuole avere ruolo di primo piano sul  futuro della società, vedi questione no alla TI-BRE).

Bisognava muoversi per tempo: in primo luogo non vendendo le azioni, in secondo luogo informandosi. Visto che i documenti ci sono, se li posso vedere io li potevano vedere anche gli azionisti, sarebbe stato bene che qualche azionista  in fase di approvazione del bilancio 2014 avesse chiesto: “scusate ma cosa vogliono dire queste parole????”

Sarebbe bene vedere i conti della società per vedere se davvero sia così in difficoltà. Ed in difficoltà per cosa? per investimenti non ancora fatti????

Comunque siamo d’accordo con Lucchi perdere l’Autostrada della Cisa è un grave danno per tutto il Parmense, speriamo si possa fare ancora qualcosa!!!

Di seguito gli interventi di Lucchi e di Serpagli.

Il post di Luigi Lucchi

“QUI BERCETO.

AUTOCISA (A15) SCIPPATA A PARMA.
SILENZIO TOTALE DEI POLITICANTI “VENDUTI”

Signor direttore,
probabilmente, pur essendo un lettore attento e interessato alle notizie di Parma e Provincia, mi è sfuggita la notizia che il glorioso marchio dell’autostrada A15, autocamionale della Cisa, è destinato a scomparire. Questa società, nata per la lungimiranza di amministratori pubblici di Parma e delle diverse Province interessate alla sua realizzazione, come motore di sviluppo, si spegne nell’indifferenza dell’attuale classe politica. Nel recente passato tutti gli amministratori pubblici, per fare cassa, sono corsi a vendere le azioni seguendo indicazioni dei Governi che svendono, a loro volta, l’Italia. E’ rimasto solo il Comune di Berceto e credo quello di Noceto tra gli azionisti e con quote irrisorie, simboliche, e null’altro. Tutti sappiamo che ora è una società privata e il privato è libero di fare quello che vuole. La Fiat ha perfino spostato la sede fiscale in Olanda dopo aver “munto” per oltre un secolo gli italiani ignari contribuenti non dello Stato ma degli Agnelli. L’Autocisa, per il momento, entrerà in Salt e quindi la sede sarà a Camaiore di Lucca. Sempre Italia ma non piu’ Parma. Dispiace l’indifferenza totale perché, a mio parere, vuol significare non aver neppure compreso l’utilità di avere la dirigenza a Parma e anche numerosi posti di lavoro. Non capisco neppure perché debbo interessarmene solo io con questa denuncia dal momento che molti dirigenti, impiegati, tecnici, faranno la spola da Pontetaro a Camaiore e potrebbero decidere di uscire, per pranzare, negli ottimi ristoranti di Berceto che resta baricentrico a tutto e tutti. Del resto è il paese di montagna piu’ vicino al mare. Continuando questa sciatteria dei “politicanti” di Parma potrebbe nascere il desiderio, a diversi Comuni, di cambiare Provincia. Di seguire, insomma, l’Autocamionale della Cisa. Fa riflettere, però, che la società si chiamerà Salt perdendo il fascino del nome Cisa che resta uno dei nomi piu’ conosciuti in Europa. In definitiva traggo il messaggio che se è in crisi la politica, come lo è soprattutto a Parma, neppure gli attuali imprenditori “scoppiano” di salute e fantasia. Che errore perdere CISA! Ma i vostri pubblicitari che fanno? Luigi Lucchi Sindaco di Berceto”

 

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