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Usando le nuove norme di legge un minorenne tunisino è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito una giovane coppia nel centro di Fidenza.

Qualche giorno fa un tranquillo pomeriggio di shopping nel centro di Fidenza si è rivelato un incubo per una giovane coppia che passeggiava tranquillamente e che, all’improvviso e senza alcun motivo, è stata aggredita da un giovane extracomunitario in preda ai fumi dell’alcool.

Un episodio estemporaneo quanto grave che ha visto una giovane coppia in grave difficoltà e che, solo grazie al tempestivo intervento di una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile si è risolta senza ulteriori e più gravi conseguenze.

Fondamentali si sono rivelate le numerose chiamate al numero di emergenza 112 effettuate dai passanti, che hanno segnalato una violenta lite nel centro borghigiano.

L’operatore ha subito intuito dal tenore delle telefonate che stava accadendo qualcosa di grave ed ha subito inviato la pattuglia in servizio di pronto intervento.

I militari sono immediatamente giunti nella località segnalata e, con grande professionalità, hanno bloccato un giovane tunisino che evidentemente alterato a causa dell’abuso di alcolici, senza alcun motivo aveva aggredito un uomo e una donna, anch’essi stranieri ma da anni residenti a Fidenza.

Il ragazzo nelle fasi del fermo ha opposto resistenza ed ha cercato in tutti i modi di scappare. A fatica i militari sono riusciti a bloccarlo e successivamente a condurlo in caserma per le necessarie operazioni di identificazione.

Al termine degli accertamenti il giovane è stato arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.

L’arresto del minore (possibile anche grazie alle recenti modifiche legislative introdotte dal c.d. decreto “Caivano”, da poco convertito in Legge, che ha inasprito le pene per i reati commessi con violenza e previsto l’arresto in flagranza per i minori dai 14 ai 17 anni), successivamente tradotto presso l’Istituto di pena minorile di Bologna, è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i minorenni dell’Emilia Romagna che, nella circostanza, ha disposto nei confronti del ragazzo la misura della custodia cautelare in Istituto di Pena Minorile.

 

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