Il Monte Barigazzo e le sue creste

Per questa escursione lasciamo l’auto in un’area pic nic ai lati della strada che, dalla località Tosca di Varsi porta, seguendo le indicazioni, verso Monte Barigazzo e città d’Umbria.

Da qui iniziamo a camminare seguendo il segnavia bianco – rosso numero 809 che ci porta, in poco tempo, ad una prateria torbosa abbastanza estesa in cui è presente il lago Giorgio.

Scendiamo di qualche metro e, al bivio, svoltiamo a sinistra continuando a camminare sulla strada sterrata che ci accompagnerà per quasi tutto il nostro viaggio.

Troviamo l’indicazione per il monte Cravedosso ma noi teniamo il sentiero e proseguiamo in salita, in mezzo ai boschi, fino a trovarci in uno spiazzo delimitato dalle due creste: a sinistra la cresta difficile, mentre a destra la cresta facile.

Le due spettacolari dorsali rocciose devono la loro origine ad alcuni movimenti gravitativi che hanno portato alla formazione dell’avvallamento centrale.

La cresta difficile è un sottile lembo di pietra arenaria, questa tipologia di roccia si forma per cementazioni di sabbie in tempi e strati differenti; questa cresta presenta una larghezza veramente ridotta(circa la larghezza di un piede) su fondo non stabile ed è facile scivolare, motivo per cui è fondamentale porre moltissima attenzione e non rischiare soprattutto se si soffre di vertigini.

La cresta semplice, invece, di più facile percorrenza, non presenta punti esposti e a strapiombo, ma è accompagnata da erba e qualche albero, sembra quasi di trovarsi in un posto totalmente differente rispetto a quello che si presenta dalla parte opposta.

Il termine delle creste coincide con la discesa e il nostro trovarci nuovamente immersi nel bosco.

Si prosegue quindi tra gli alberi e le foglie, accompagnati dai suoni della natura e dal canto degli uccelli, in breve raggiungiamo un cancello in legno, lo oltrepassiamo e continuiamo su strada asfaltata fino ad arrivare ad un bel prato in cui si erge una chiesa circondata da bellissimi cavalli intenti a brucare l’erba verde.

Per salire alla vetta si segue il sentiero dietro la chiesa, tra faggi secolari e cavalli al pascolo, che in pochi minuti permette di arrivare alla croce, a 1287 metri.

Da qui possiamo goderci un panorama meraviglioso e aperto, lo sguardo si perde sulle valli, tra le montagne e fino alla pianura. 

Per il ritorno possiamo decidere di tornare sui nostri passi e cercare di avvistare, tra i faggi, qualche animale oppure percorrere esclusivamente la strada asfaltata, comunque molto bella perché avvolta dal bosco.

Si tratta, questo, di un trekking che consigliamo di fare prendendosi tutta la giornata, senza fretta e magari pranzare in vetta o sul prato di fronte alla chiesa. Noi non abbiamo ancora provato ma, sicuramente, anche vedere il tramonto dalla cima è sicuramente spettacolare.

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