Per il primo anno le università Italiane le migliori del formula ATA
Per capire cosa sia il formula ATA che si è tenuto la scorsa settimana a Varano Melegari, bastava essere presenti ieri sera alle Premiazioni. Migliaia di giovani ingegneri erano seduti sull’asfalto lungo il rettilineo che porta al traguardo dell’autodromo Riccardo Paletti.
Davvero un gran bell’effetto: allegria, spensieratezza, vitalità, gioventù e anche un po’ di invidia per i tempi passati e per i bei momenti trascorsi all’università, sono le emozioni che ho provato a vedere questo piccolo mare di giovani ondeggiare al vento che ha portato il suono della voce di chi li ha premiati.
Un pezzo di futuro è passato da Varano: gli ingegneri del futuro ma anche le idee ed i progetti del futuro. La sfida era a suon di progetti. Gli ambiti in cui si sono sfidati sono quelli: dei mezzi con motore a combustione (Formula SAE), dei mezzi elettrici ( Formula Electric Italy) e dei mezzi senza guidatore (Formula Driverless).
Grande attenzione anche al budget, infatti il premio della Dallara Automobili è andato proprio a chi è stato capace di realizzare un ottimo progetto con costi contenuti, perchè la Dallara ha la consapevolezza che il futuro nasce da piccoli progetti che però devono essere capaci di camminare sulle proprie gambe .. almeno finchè non hanno imparato a correre.
“Presentatore” della serata il DJ, ma anche Amministratore Delegato della Dallara Automobili, ing. Andrea Pontremoli. Presente anche l’ingegner Dallara che si è aggirato per tutti i giorni dell’evento tra i box delle varie università, curioso e felice che tanti giovani si entusiasmino per il mondo dell’automobilismo.
Diversi i ragazzi mi hanno detto di essere stati onorati per la presenza al loro fianco del più grande progettista di auto da Corsa, ma soprattutto stupiti per l’umanità e l’affabilità dell’ing Dallara.
Quasi nessuno sa che tra le ragazze che accoglievano i giovani ingegneri c’era anche la nipote di Gianpaolo Dallara. Da figlio di una varanese che abitava nella porta a fianco a quella dell’ingegnere, per me è stato bello scoprire quanto sia ammirato in tutto il mondo. Da giornalista curioso ho chiesto alla giovane nipote che cosa provasse quando gli parlavano del nonno come se fosse una star. Lei, dopo aver precisato che era in incognito, mi ha detto : “un misto di orgoglio e imbarazzo ma è una bella sensazione”
Come sempre sono state tante le università premiate, ma a differenza degli anni scorsi, quest’anno a far la parte del leone sono state le università italiane, prima fra tutte il Politecnico di Milano, la stessa in cui qualche “anno fa” l’ingegner Giampaolo Dallara prese la laurea in ingegneria aeronautica. Premiate anche l’università di Pisa, Roma e Torino. Buoni piazzamenti anche per quelle di Napoli e della Calabria.
E’ stato bello scoprire che i nostri studenti non hanno nulla da invidiare a quelli del resto del mondo, ma qualcuno me lo aveva già detto.
Durante un intervista di qualche tempo fa l’ingegner Dallara mi aveva detto: “gli ingegneri italiani sono tra i migliori del mondo perchè sono i più bravi ad imparare” !!!