FORNOVO. In tanti al Rosario di maggio alla materna

[Questa sera lunedì 20 maggio alle ore 19.00 nel Tg Parmense, sul canale 88 Radio Tele Appennino Parma, un servizio sul argomento]

Lunedì  13 maggio più di cento le persone presenti  erano presenti negli spazi della scuola materna don Tarasconi di Fornovo Condotti da Suor Gaetana, suor Luisa e don Mario, hanno intonato le preghiere del santo Rosaio. In prima fila tanti bambini della scuola materna che con le loro vocine hanno toccato il cuore dei genitori.

Nel mese di maggio ciò accade tutte le sere alle 20.30 nella pieve ma anche in altre località. Ci è stata segnalata La Salita, ma non solo. Un

Anche nelle altre chiese del parmense, anche se pochi di noi lo sanno, nel mese di maggio ci si riunisce in chiesa ma anche in strada o vicino a piccole cappelle dedicate alla madonna a pregare.

Nonostante le tradizioni di chiesa siano oramai nascoste degli organi di stampa, le funzioni, gli appuntamenti religiosi e le tradizioni continuano. Alle frequentatissime cerimonie per cresime, comunioni, battesimi e matrimoni si passa  a momenti meno noti come la tradizione del Rosario Di Maggio. In tutte le chiese del mondo nelle sere del mese di maggio i fedeli si riuniscono per recitare il Rosario.

La storia del Rosario è  una storia lunga e complessa. Gli esordi – nel medioevo – sono legati alla pratica della recitazione dei Salmi biblici, secondo un uso comune nei monasteri. I semplici laici, in un’epoca in cui ancora non era stata inventata la stampa a caratteri mobili, avevano difficoltà a memorizzare i testi di queste centocinquanta preghiere. Verso la metà del IX secolo, perciò, un monaco irlandese suggerì che in alternativa ai Salmi si sarebbe potuto recitare ripetutamente il Padre nostro: l’idea ebbe successo e si diffuse pure l’impiego di collane di sassolini forati e uniti con un filo, mediante i quali il fedele poteva tener conto del punto a cui era giunto nella sequenza. Poco tempo dopo, il Padre nostro venne tendenzialmente sostituito dall’Ave Maria. Una seconda fase storica si aprì nel XIII secolo, con i monaci cistercensi: furono loro i primi a parlare di un “rosario”, evocando l’immagine di una mistica corona di rose di cui far dono alla Madonna».

 

 

 

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