Dura la vita in montagna… per i ladri. Costretta, dai cittadini,alla fuga a piedi la banda della golf grigia.

[A metà pagina l’intervista ad uno dei tre montanari (a mio parere un aggettivo carico di valori positivi) che hanno obbligato i probabili malintenzionati alla fuga  A PIEDI per campi e boschi. A  fondo pagina la mappa con la localizzazione degli avvenimenti e alcuni video ripresi il giorno dopo]

Cercare di rubare in montagna è  davvero duro a causa delle strade ma soprattutto della gente.

Hanno avuto modo di capirlo nei giorni scorsi due malintenzionati nella zona di Bardi.

Il motivo?

  • la tipologia della strade: strette, lente ma soprattutto con pochi incroci
  • la gente, che ci abita. Gente che è da sempre una Comunità, una comunità che si estende per chilometri, decine di chilometri, nel caso di domenica scorsa più di 20km. Persone abituate ad aiutarsi tra di loro perchè spesso le istituzioni a causa della distanza arrivano tardi. Una comunità che non ha bisogno del controllo di vicinato perchè lo mette già in atto da secoli. 

Ma veniamo ai fatti.

Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di domenica 6 gennaio 2019.

Nella zona di Costa di Casanova, poco dopo pranzo, un boscaiolo, andando verso il lavoro, ha notato che la porta della  casa di una “vicina” era aperta. Subito non gli  ha dato importanza ma, quando poche ore, dopo tornando dal lavoro (verso le 16.00) ha notato che era ancora aperta si è allarmato. Preoccupato per un possibile malore, con altri abitanti, hanno deciso di andare a controllare. Entrando hanno notato che la serratura era stata forzata ed erano chiari i segni di furto.

Da lì è partito il Tam Tam. E’ stato creato rapidamente un gruppo Whatsapp che ha unito anche digitalmente la comunità.

Il primo post di allerta

Il primo post diceva “…furto a Costa di Casanova. Ancora una volta la plurisegnalata Golf grigia…”

La prova che questa Comunità copre  un territorio molto vasto, arriva dal fatto che una delle segnalazioni più significative  è arrivata dalla zona di Pione a poco meno di 20 km dalla prima.

Questo il post “…è passata anche da casa nostra. Io ho addirittura parlato con uno di loro. Quando hanno visto che eravamo a casa mi hanno chiesto informazioni sui paesi vicini…”  “… quello che guidava non l’ho visto. L’altro è italiano… mi ha colpito perchè era tranquillissimo, quando mi chiedeva le informazioni, addirittura educato . Se [mio marito] non riconosceva la macchina … non averei mai pensato ai ladri…”   “…abbiamo avvisato le forze dell’ordine…” 

Poi, non si capisce bene come e perchè, l’autoveicolo è tornato nella zona del sospetto primo furto, Casanova di Bardi. Qui grazie alla capacità di fare squadra della comunità di montagna  sono statati costretti ad abbandonare il loro autoveicolo, la famigerata golf grigia, e a fuggire per campi e boschi.

Di seguito la testimonianza di una persona, che vuole mantenere l’anonimato, determinante per spingere le persone a bordo della Golf grigia alla fuga a piedi.

Nell’intervista con la lettera M indichiamo le parole dell’ intervistato mentre con P (parmense) i nostri commenti e le nostre domande.

M: “…loro sono arrivati da laggiù in fondo…”

P :” a che ora era più o meno?”

M: “Saranno state le verso le 19.15, 19.30… no saranno state verso le 7… perchè lui [il camionista] passa di qua verso le 6.30..”

P: “mi hanno detto… che si sono accorti di una casa aperta a Costa di Casanova [a qualche Km del luogo in cui abbiamo realizzato l’intervista], a che ora se ne sono accorti”

M.: “…non lo so, verso le 4,…. perchè ho visto il messaggio verso le 4 e mezza …. ma hanno rubato a Morfasso, hanno rubato a Pione hanno fatto tutto il giro ieri.”

P: ” ma quindi sono venuti qua prima o dopo Morfasso?”

M: “Dopo, alla fine”

P: “Quindi sono stati qua in zona, poi hanno fatto Morfasso, Pione…”

M:”… io penso che siano venuti qua… non so se sono venuti qua per ultimi [o siano ritornati qua] …. loro [le persone di Costa di Casanova] se ne sono accorti alle 4. Però non so a  che ora sono andati [a rubare a Costa di Casanova] ….  sono andati giù [lungo la strada che da Costa di Casanova porta alla provinciale della Val ceno passando da Casanova Chiesa]… alle 7.00 erano là infondo, hanno incontrato il camion, lui [il camionista] ha visto dallo specchietto  che spegnevano ed accendevano le luci… mentre scendevano per i tornanti…”

P: “lui [il camionista] era già informato attraverso il gruppo WhatApp?”

M: “..sì esatto, lui viene giù… e lui se l’è immaginato che fossero loro… è andato giù fino in fondo dove c’è il bivio. Prima di entrare in strada [la provinciale della Val Ceno] si è fermato. Loro gli sono arrivati dietro… gli hanno lampeggiato per dire lasciami passare… lui non li ha lasciati passare ed ha messo la retromarcia…. loro hanno capito: QUESTO QUA SA’. Hanno fatto inversione è sono tornati su…. c’erano i cinghialisti in giro che sapevano tutto…. mentre scendevano li hanno incrociati … hanno cercato di fermarli ma sono saltati nella cunetta e hanno continuato a salire…. loro andavano… mi chiama uno dei cacciatori   è mi fa… guarda che saltano su metti la Jeep di traverso in mezzo alla strada  dalla Chiesa di Casanova”

P “dov’è che l’hai messa?”

M: “dalla chiesa di Casanova [precisamente nei pressi del cimitero]… infatti quando sono arrivato laggiù, dopo 10 secondi,  ho visto i fari dalla chiesa che arrivano… ero a lato della strada mi sono buttato in strada  li ho abbagliati. Lui [l’autista della Golf] ha spento le sue luci, ha fatto marcia indietro e sono andati su verso Schena. Quando sono arrivati verso Schena, hanno trovato [un altro abitante della zona] che veniva giù [per la stessa strada], hanno lasciato lì la macchina e sono andati via [scappati a piedi]…”

P“ma la macchina è ancora lì?”

M” no l’hanno portata via… sono arrivati i Carabinieri… non sò dove l’hanno portata, so che l’hanno caricata ieri sera.. poi i Carabinieri ci hanno mandato via tutti ed hanno continuato le ricerche loro… c’era pieno di Carabinieri e ci hanno detto adesso è compito nostro”.

 Grande l’impegno degli uomini dell’Arma, guidati dal comandante della Compagnia di Borgo val di Taro che, intervenuti in forze, per tutto il giorno sono stati sulle tracce dell’autoveicolo. Forse anche dal tentativo di  evitare i loro posti di blocco è nata la scelta fatale di imboccare la strada di Casanova.

Dopo il rinvenimento dell’autoveicolo i Carabinieri  hanno continuato la fase più pericolosa delle ricerche: l’inseguimento a piedi.

Per ora le persone che hanno abbandonato l’autoveicolo non sono state trovate, ma proseguono le attività di indagine.

Di due cosa siamo certi. La prima è che  della banda della Golf Grigia in zona non si sentirà più parlare (speriamo non cambino auto).

La seconda che IN MONTAGNA la VITA E’ proprio DURA…. PER I LADRI

 

[Negli stressi momenti sulla montagna, di fronte, il monte Barigazzo, si stava recuperando un cacciatore infortunato con l’impiego di due elicotteri clicca qui per saperne di più]

La mappa dell’inseguimento.

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