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Un parmense ancora ricordato in Calabria dopo 25 anni. Don Silvio: Oriano, Solignano, Fornovo e la Calabria.

Un tempo i preti erano così tanti che in alcune diocesi ci si poteva permettere di dire di no. Questo accadde più di 70anni fa quando a  Don Silvio Celaschi venne negata la possibilità di fare il prete a Parma, ma lui non si perse di coraggio, o forse la sua vocazione non perse di forza. Fece

Nell’immagine  Longobardi  con sullo sfondo il meraviglioso mar Tirreno del sud. Questo il paese dove don Celaschi è stato sacerdote per tanti anni

una migrazione al contrario ed andò da Nord a Sud dove trovo una diocesi che lo accolse e lo fece diventare sacerdote. Le sue qualità di buon pastore vennero a galla e la prova ne è il fato che nel “suo paese” in Calabria,  gli è stato dedicato anche il teatrino comunale, ma lo è anche  il comunicato stampa che segue che ci è stato inviato da un collega giornalista del Piemonte. 

Prima del comunicato stampa, una curiosità.  Don Silvio aveva una sorella che ha vissuto a Fornovo fino a diversi anni fa. Una donna che frequentava assiduamente la parrocchia e parlava spesso del fratello. Ha vissuto con una misera pensione ed era ammalata da tanto, non si è mai potuta permettere una casa. Alla morte del fratello le arrivarono i soldi dei diritti d’autore per alcuni libri che aveva scritto e con quei soldi si riuscì a comprare due stanza con cui arrivò alla fine dei suoi giorni terreni con un pò meno preoccupazioni. Un altro piccolo miracolo di Don Silvio.

[Di seguito il comunicato stampa che ci è arrivato]

SOLIGNANO (PR) – L’8 ottobre prossimo ricorre il venticinquesimo anniversario della morte di don Silvio Celaschi, un prete d’altri tempi.

Un immagini di don Silvio Celaschi

Emiliano d’origine (nasce a Oriano in provincia di Parma nel 1925), calabrese d’adozione (svolge gran parte del suo ministero al Sud), don Silvio è il sacerdote per antonomasia. Colto e intelligente, umile, zelante e generoso, attento agli ultimi. Straordinario nell’ordinarietà. È così che lo vedeva la gente ed è per questo che ancora lo ricorda e lo ama. Anche i mangiapreti, i senza Dio.

Ma chi era davvero don Silvio? A 25 anni dalla scomparsa, un libro appena uscito (senza fini di lucro) svela cosa si nascondeva dietro quel sorriso, dolce e sincero, che conquistava tutti. Il volume – titolo “Oh che bello. Vita e opere di don Silvio Celaschi” – è scritto da Tito Gaudio ed edito da Cartman Edizioni (www.cartmanedizioni.it).

Il libro scritto su don Silvio Celaschi

Dopo essere stato commemorato di recente nel suo borgo natio, don Silvio verrà ricordato lunedì prossimo nella parrocchia di san Francesco da Paola a Longobardi (CS), il paese in cui il sacerdote è stato parroco a lungo lasciando un ricordo indelebile in tutta la comunità.

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