Valmozzola lotta ai furbetti della tassa sui rifiuti

Da TG88 Valmozzola Consiglio Comunale su evasione tasse rifiuti

 

L’ultimo Consiglio Comunale a Valmozzola del 27 luglio scorso, ha visto oltre alle variazioni di bilancio, l’approvazione del ferraginoso DUP, la lotta all’evasione sulle tasse dei rifiuti, la possibilità di assumere una persona all’ufficio ragioneria, e il rinvio a settembre dopo la pausa estiva, dell’approvazione del regolamento statutario delle partecipate quali Montagne 2000 per un’ulteriore modifica al decreto Madia che cambia nuovamente le carte in tavola.

Le Variazioni di bilancio per IVA di circa 13 mila euro e l’incremento del fondo di dubbia esigibilità di oltre 5 mila euro, sono stati compensati con altre capitoli di bilancio come la riduzione delle spese della protezione civile.

La lotta all’evasione vede il Comune di Valmozzola impegnato a rincorrere da sei anni a questi parte, 15/20 mila euro annui per tasse non pagate sui rifiuti. Una cifra importante, ancor più se le persone che non pagano non sono quelle che faticano arrivare a fine mese, ma questi, sanno quello che fanno, ritardano i pagamenti a ragion veduta e sperare di non pagare.

La burocrazia non aiuta dice il primo cittadino. Partiranno ben presto i solleciti di pagamento, poi per quelli rimasti, l’affidamento per il recupero dei crediti.

Qui l’emergenza idrica è sotto controllo, grazie agli ultimi interventi fatti al bacino del lago.

Oltre all’ordinanza di non sprecare acqua, sono stati emanati anche decreti contro chi abbandona rifiuti lungo i corsi d’acqua e un divieto di balneazione per evitare incidenti gravi nelle zone a rischio con i mulinelli di acqua. Non sono mancati al riguardo atti di ritorsione vandalici contro i cartelli dei divieti.

Nonostante che qui a Valmozzola il costo dello smaltimento è rimasto invariato dallo scorso anno dopo una importante diminuzione media del 8-15 per cento, le prospettive di un gestore unico provinciale tra breve, con un adeguamento alla differenziata spinta, la raccolta porta a porta, e l’inevitabile lievitazione dei costi, ha spinto il primo cittadino e alcuni Comuni limitrofi a chiedere all’Assessore regionale Gazzolo deroghe in materia.

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