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Eccidio Vizzola 1945 la figlia del partigiano RAS cerca la famiglia che ospitò il padre

Martedì scorso, primo giorno di primavera è stato ricordato l’eccidio di Vizzola avvento il 21-3-1945.

Appello figlia partigiano Ras cerca famiglia che ospitò il padre a Parma nel 1944-45

TG Rta Videotaro del 25-3-2017 (al 11’50”)

Alberta Bianchi di Altopascio, figlia di uno dei tre partigiani uccisi, vorrebbe conoscere la famiglia di Parma che ospitò il padre Andrea durante la guerra partigiana dopo l’8 settembre fino al tragico marzo del ’45.

Questa famiglia, era composta da una signora anziana e una giovane con un bambino piccolo.

Il padre di Alberta, Andrea Bianchi detto RAS di anni 28 era originario di Oltopascio, e insieme a Giuseppe Azzolini detto Andrej e Ferdinando Bremi detto Milan, entrambi originari di Santa Maria del Piano di Lesignano Bagni, il 14 marzo del 1945 furono catturati in un rastrellamento in località Castrignano di Langhirano, dai Bersaglieri della divisione Mameli e consegnati successivamente a quelli della divisione Italia.

Alberta non ha mai conosciuto suo padre Andrea e non ha mai potuto dirgli “papà”. Ora, dopo oltre settanta anni ha ancora il forte desiderio di trovare le sue tracce da ribelle. Numerosi gli appelli tramite le organizzazioni partigiane, ma fino ad ora nulla.

Oltre ai famigliari di Bianchi c’erano anche le due sorelle di Bremi. La sorella più grande lo vide per l’ultima volta a Sala Baganza prima di essere scortato a piedi attraverso i Boschi di Carrega e lungo la Statale fino a Vizzola. Ne segui anche un processo a Bologna, ma la giustizia sommaria di quei tempi vietò alla madre di testimoniare contro i comandanti fascisti.

Sono intervenuti il Sindaco Emanuela Grenti, Fiorenzo Bergamaschi dell’Anpi di Fornovo e orazione ufficiale di Paolo Papotti direttore dell’Anpi Nazionale. Presenti i Gonfaloni dei Comuni di Fornovo, Lasignano Bagni, Altopascio e Varano Melegari, le associazioni partigiane Anpi di Parma, Collecchio e Fornovo e il gruppo Alpini di Riccò.

I ragazzi della Scuola primaria Fratelli Fano di Riccò hanno letto le toccanti lettere dei condannati a morte della resistenza.

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