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Gadda Fornovo il valore di una rete E’ boom di iscrizioni

Sulla spinta delle due aule del polo tecnico-professionale della meccanica a forte formazione tecnologica, in pochi anni le iscrizioni all’IISS di Fornovo sono passate da una decrescita del 30 per cento ad una crescita del 300.

Video intervista dirigente Gadda

Il convegno dal tema “il valore di una rete” ha reso noto il successo di una sperimentazione fatta tra Scuola, Istituzioni, Università, Enti di Formazioni e Imprenditoria. Ora, questo modello a base territoriale, in cui si fondono la “ratio” della scuola e quella del privato, è esportabile in altre realtà.

I lavori introdotti da Giulia Carbognani, sono stati aperti dal Vice Sindaco Paolo Valenti, una Amministrazione quella di Fornovo sempre attenta al legame scuola-lavoro.

A seguire sono intervenuti Patrizio Bianchi assessore Regionale lavoro e formazione, Giovanni Desco dell’ufficio scolastico regionale, Angelo Paletta dell’Università di Bologna con una sintesi del rendiconto sociale dell’attività biennale del polo tecnico-professionale, dove spicca il ruolo positivo del  polo industriale di Varano, ad Andrea Pontremoli della Dallara Automobili con la presentazione della Società Innovation Farm, composta dalle imprese del territorio, enti di formazione e Scuole con lo scopo di portare alta professionalità e capacità umane nel mondo del lavoro, Filippo Fritelli presidente della Provincia, Luca Giovannini della Experis Tech del gruppo ManPower, e Corrado Ampelio Ventura per le nuove tecnologie 4.0.

La parla d’ordine alla Innovation Farm è “formazione continua”. I soggetti coinvolti nella società con presidente Pontremoli è formata dalle imprese Bercella Carbon Fiber, Camattini Meccanica, Dallara Automobili, Turbocoating, gli enti di Formazione Cisita, Experis gruppo Manpower, Forma Futuro, le scuole IISS Gadda di Fornovo e IISS Berenini di Fidenza. Partendo dall’orientamento scolastico e professionale, i punti strategici sono la diffusione precoce della cultura tecnico professionale e tecnologica delle imprese, e tramiti i laboratori di formazione sviluppare le conoscenza in rete dei saperi legati alle nuove tecnologie di una industria sempre più innovation 4.0. Quali i materiali compositi, la robotica ecc..

Nel suo intervento rivolto agli studenti, Pontremoli li invita ad essere meno manager del solo profitto, ma più imprenditori dando valore alle persone. A creare aziende non fine a se stesse ma che sopravvivono nel tempo, pensare ad avere diverse esperienze nell’arco dell’attività lavorativa, e ad una trasversalità delle conoscenze, capace di adattarla in un mondo mutevole.

Lo studio sulla Bassa Val Taro e Val Ceno ha messo in evidenza il ruolo non solo strategico, ma anche di equilibrio della scuola “territoriale” e delle aziende in bassa valle. Non solo come un freno all’invecchiamento e allo spopolamento di vallata, ma capace di attrarre altre risorse e capacità lavorative “fresche” in una zona di potenziale sviluppo futuro con le aree dell’ex petrolifera e l’ex polveriera in bassa Val Taro e Val Ceno.

Con il polo tecnico-professionale ad indirizzo meccanico è stato messo in atto un impegno finanziario ad effetto leva, e a un impegno notevole di risorse umane, per essere all’altezza nella competizione internazionale globalizzata, fatta non a singola impresa e nemmeno a compartimenti stagni tra i vari soggetti. Ma  “vari soggetti” in una rete territoriale trasversale di cooperazione e collaborazione.

In conclusione la vera ricchezza è l’etica di sapersi mettere a disposizione di tutti lavorando per gli altri a livello territoriale, sia nella scuola che nel mondo del lavoro.

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