La bellissima baia di 13 anni, ex cavalla di Licinio Grossi del Circolo Ippico La Cochette di Ozzano Taro, ha sfiorato la medaglia nell’equitazione alle Olimpiadi di Rio.
Video intervista Licinio Grossi RTA VideoTaro Sport TG 26-8-16 (12m 30s)
Il binomio Tequila-Licinio non è stato capito fino in fondo dagli organi federali di allora. Poteva essere una medaglia per l’Italia, ma le cose sono andate diversamente. A Rio, sulla sella della Holsteiner è finita Edwina Tops-Alexander, amazzone battente bandiera australiana con scuderia in Olanda.
Nel concorso individuale ad ostacoli, Edwina finisce al nono posto e prima amazzone con una sola penalità. In barrage, la velocità di Tequila poteva essere vincente.
Durante le Olimpiadi l’addestratore nonché allevatore Licinio Grossi, e il suo collaboratore Claudio Delnevo di Borgotaro, avevano il cuore oltre oceano.
La storia inizia qualche anno fa durante un concorso ippico in Slovenia. Per Licinio Grossi e la bellissima Lintea-Tequila è amore a prima vista. Due caratteri sicuramente difficili, ma poi per il binomio sono solo vittorie e piazzamenti di prestigio nei concorsi internazionali.
Tutti volevano Tequila prima delle Olimpiadi e ora ancora di più, anche se per averla occorrono qualche decina di milioni.
Per Grossi l’unico rimpianto è che ora, il nuovo team manager della Federazione Roberto Airoldi, la pensa diversamente sul Tequila-Licinio. Era un binomio da Olimpiadi.
Peccato.
Rimane solo la soddisfazione che qualcuno abbia riconosciuto il suo lavoro, soprattutto da parte di Edwina.
Siamo andati al campo ostacoli del Circolo Ippico La Clochette di Ozzano Taro, fondato negli anni settanta da Maurizio Menozzi, una delle prime scuderie Ante-Fise della provincia.
Qui tutto è spartano ed essenziale. Troviamo Licinio con il suo collaboratore Claudio, e commentiamo insieme la seconda manche con l’errore fatale.
Questa storia è finita. Una fumata di sigaro e via. La dura vita dell’ addestratore continua, in cerca di nuove “avventure”.
