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Casello A15 a Collecchio-Medesano, ennesima dimostrazione che i territori montani non fanno parte della provincia di Parma !!

Pubblichiamo l’intervento in provincia di Beppe Conti sul Casello A15 a Collecchio-Medesano.

La nostra lettura provocatoria del suo pensiero è la seguente

“Cosa ci stanno a fare i territori montani Est ed Ovest nella Provincia di Parma, se tutte le risorse e gli investimenti strategici coinvolgono sempre e solo meno del 10% del territorio provinciale?”

 

Ogg: Intervento in provincia su articolo  della Gazzetta di Parma Casello
Autostradale di Collecchio e strade di montagna
>
>Consiglio Provinciale del 6 giugno 2016. Intervento del Consigliere
Provinciale Giuseppe Conti
>Al Cosigliere Provinciale con delega alla Viabiltà dr. Gianpolo Serpagli
>
>Leggo con interesse e condivisione l’articolo apparso  mercoledì 1 giugno
sulla stampa provinciale della richiesta dei sindaci della pedemontana per la
costruzione di un casello autostradale a Collecchio, richiesta motivata in
vista dello sviluppo futuro della viabilità e del completamento della
Pedemontana opera di grande importanza. Inoltre la nuova infrastruttura sarebbe
utile in vista della realizzazione della TI-BRE e della riqualificazione della
statale della Cisa tra Parma e Collecchio (è in arrivo un finanziamento di 13
milioni di Euro annuncia l’onorevole Romanini). Il casello di Collecchio
permetterebbe inoltre di sollevare la viabilità locale dal traffico pesante che
serve le realtà produttive  della zona partendo dalla Parmalat e dai tanti
prosciuttifici della zona e aiutare anche i pendolari.
>Anche il delegato provinciale alla viabilità consigliere Serpagli accoglie
positivamente la proposta dei sindaci di Collecchio Bianchi, Ghidini di
Medesano e del capogruppo di maggioranza sempre di Collecchio Ceccarini
ritenendo tale opera molto importante per le sopra citate affermazioni degli
altri amministratori.
>Quello che voglio chiedere al “montanaro Serpagli”, (detto in senso positivo
naturalmente), è questo:
>Caro Consigliere si continua da decenni a progettare ed agire concretamente
con enormi finanziamenti per sviluppare e migliorare radicalmente le
infrastrutture della pedemontana e della pianura parmense, infrastrtture che
non possono che portare benefici e lavoro a una parte della provincia. E la
montagna?? Ancora oggi noi pendolari dell’appennino ovest e dell’appennino est
siamo costretti a percorrere tratti di strade che sembrano più reti viarie
consone al 1800 e non ci proiettano certo con speranza verso il XXI secolo.
>Sono sempre stato il primo amministratore a ringraziare provincia e regione
quando veniva tamponata una frana, quando insomma si interviene per risolvere
una delle tante emergenze stradali dovute anche al grave dissesto
idrogeologico, ma mai che si parli anche per l’ Appennino di progetti che
radicalmente migliorino o mettano in sicurezza le nostre strade provinciali.
Ribadisco che auspico che tutte le opere stradali richieste e progettate dai
sindaci della pedemontana e della pianura vadano a buon fine, non più di alcuni
mesi fa in consigio provinciale/assemblea dei sindaci, come capogruppo ho colto
favorevolmente le iniziative per la TI-BRE, ma ripeto, delle strade della
montagna ovest e montagna est non è in programma nessun progetto importante? Ci
dobbiamo ancora accontentare dei pochi finanziamenti messi a disposizione
(contro  ad esempio ai 13 milioni di Euro sopra ricordati?). Ormai, anche dal
punto di vista stradale, siamo due provincie sempre più lontane questa è la
verità al di la dei convegni e delle promesse vane.
>Giuseppe Conti
>Consigliere Provinciale

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