Non vivo a Parma ma pago più tasse a Parma che nel mio comune.

I territori appenninici, ma non solo, cornuti e mazziati: pagano doppiamente per servizi che non hanno o gli hanno tolto.

Città vs appennnino

Nonostante non viva  a Parma,  mi sono accorto che il comune a cui ho pagato più tasse nel 2015 è proprio Parma.

Perchè? mi fornisce servizi? ci lavoro e ci pago l’irpef? ci vado a divertirmi?

No, nulla di tutto ciò, pago cosi tante tasse perchè tutti servizi pubblici principali, MIO MALGRADO,  sono a Parma.

Parma che dovrebbe essere consapevole che se ha tutti i servizi in città, lo deve al parmense  (ha poco più di 160.00 abitanti a fronte dei poco meno di 450.000 di tutta la provincia). Al posto di esserne grata,   agevolandone la fruibilità, ha deciso  di spremere i parmensi facendoli diventare  i suoi principali contribuenti.

Come fa a farci diventare i suoi principali contribuenti, vi chiederete?

In tanti piccoli, ma lucrosi modi:

  • al primo posto le righe blu
  • al secondo i parcheggi a pagamento
  • al terzo le ztl
  • al quarto gli autovelox sulle tangenziali
  • al quinto (ultimo ma non ultimo) grazie  alle tasse che gli arrivano dagli esercizi commerciali in cui facciamo acquisti.

[Se a qualcuno ne viene in mente qualcun altro me lo faccia sapere]

Facciamo due conti.tribunale parma

Se dovessi andare  in tribunale  a contestare una multa che ha emesso contro di me il comune di Parma e vivessi a Bedonia (paese di montagna a più di 85 km da Parma), dovrei spendere 22.80 euro di benzina  (190km*0.12€/km=22.8) ed  eventualmente 12.40 euro di  autostrada (6.20*2=12.40). Quindi prima di arrivare in città ho già speso 28.80 euro (che non restano nel mio paese).

Arrivato in città :

  • visto che è presto, prendo un cappuccio e brioche: 3  euro
  • spero di evitare autovelox sulla tangenziale
  • spero di evitare evitare le ztl
  • pago un parcheggio a pagamento:  3.5 euro
  • compro le marche da bollo alla tabaccheria più vicina: 16 euro
  • faccio delle foto tessera, per un altra pratica, alla macchinetta: 10 euro
  • faccio una pausa pranzo perchè mi dicono di tornare nel pomeriggio: 15 euro
  • spero di non prendere la multa, perchè mi è scaduto il biglietto delle righe blu e devo ancora finire con le pratiche.
  • ovviamente il pieno della macchina lo faccio a Parma dove costa meno, altri 80 euro lasciati all’economia parmigiana.
  • ecc.

Insomma per il mio viaggio a Parma (professionisti esclusi che ovviamente per comodità, LORO,  sono di PARMA) ho speso, per un disservizio in montagna, 164.7 euro, tutti lasciati in città.   A questi si potrebbero aggiungere 150 euro spesi in un  centro commerciale cittadino.  TOTALE 314.7 Sempre se  NON PRENDO MULTE, cosa  non difficile viste le tante possibilità di prenderle che ci sono in città.

 

Per onor del vero questo non è colpa del solo Pizzarotti, è una consuetudine che va avanti da sempre, una consuetudine che aveva raggiunto l’apice con la tassa per il tagliando obbligatoria per entrare in città di Ubaldi.

Per ciò che mi riguarda ho fatto i conti per il 2015.  Nel 2015 al comune di Parma, solo per  parcheggi (250 euro) e multe  (198 euro ma  nessuna per eccesso di velocità) ho versato 448 euro. Al mio comune di residenza tra imu e tasse varie poco meno di 400.

E questo perchè? perchè sono costretto ad andare a Parma!!!

Devo dire che la cosa che più mi ha dato fastidio è stata quella per divieto di sosta nei giorni di ricovero di mia figlia all’ospedale quella davvero non va già… ma è un altra storia ..ne parleremo un altra volta.

Meditate parmensi meditate.

 

ospedale bambino parmaps

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